GROSSETO – La vicenda autostrada approda in Parlamento. Ad aprire un nuovo fronte contro il progetto Sat e contro il tracciato che trasformerebe il corridoio tirrenico è il MoVimento 5 Stelle.
I rappresentanti di Italia Nostra Toscana e Lazio, Coordinamento NO SAT, Coordinamento Comitati e Associazioni Ambientali tosco-laziali, sono stati accompagnati dagli attivisti del M5S di Grosseto e Follonica e hanno incontrato un consigliere regionale e alcuni deputati del M5S delle commissioni Ambiente e Trasporti, mettendo in evidenza che «l’impatto ambientale a sud di Grosseto è insostenibile, che i cittadini pagheranno un nuovo insostenibile dazio per spostarsi e rincareranno le merci, il tutto senza avere alcun miglioramento reale del servizio, che saranno imposte le tariffe più care d’Italia per una strada oggi gratuita, che la diminuzione dei flussi di traffico non giustifica il piano economico dell’opera rischiando un altro caso di opera fallimentare come successo per la Livorno – Rosignano».
I comitati hanno poi spiegato ai rappresentanti del 5 Stelle quella che loro considerano la «”Truffa Tirrenica” che non riguarda solo l’asse nord, ma si estende anche alla parte sud dove analogamente si sta procedendo alla privatizzazione della strada statale Pontina nel tratto Roma – Latina». I parlamentari e consiglieri regionali M5S, a cui é stata illustrata la soluzione alternativa che consiste nella messa in sicurezza dell’Aurelia nei tratti ancor’oggi pericolosi, si sono resi disponibili all’interno del Parlamento per tutte le istanze che si riterranno necessarie.
«Per contrastare il mancato coinvolgimento della popolazione – dicono dal 5 Stelle – e la mancata trasparenza sul progetto è emersa la volontà di promuovere convegni e conferenze di alto livello culturale con la presenza di economisti ed esperti».