di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Un progetto pilota che da Castell’Azzara punta a diventare l’esempio per tutta l’Italia. Il Progetto Recoil, infatti, ha l’obiettivo di recuperare l’olio vegetale esausto con la seguente trasformazione in carburante biodisel. Cofinanziato dalla Commissione Europea, il programma, tramite la raccolta porta a porta dell’olio usato, punta a ridurre il consumo energetico e al tempo stesso tutelare l’ambiente. «Gli sversamenti degli oli nelle fognature causano grossi problemi alla depurazione – spiega Angelo Gentili (al centro nella foto) della segreteria nazionale di Legambiente -, con la raccolta possiamo utilizzare una risorsa utile alla produzione di energia rinnovabile».
La sperimentazione di Castell’Azzara, durerà in tutto un anno, dal progetto pilota però, si punta ad ottenere dati interessanti per il futuro del Progetto Recoil. «Questo è un primo passo importante – osserva Marco Sabatini (a sinistra nella foto), vicepresidente della Provincia -, anche se sul recupero degli oli usati si può fare ancora molto. Per questo occorre un’attenta sensibilizzazione su tutto il territorio». Castell’Azzara, tra l’altro, si è di recente messo in mostra come uno dei Comuni più virtuosi in fatto di raccolta porta a porta: «In dieci mesi siamo passati dal 18% al 54% – precisa il sindaco Marzio Mambrini (a destra nella foto) -, questo dato denota grande attenzione da parte della comunità. Ci fa piacere essere promotori di azioni a tutela dell’ambiente».