SCARLINO – «Solo questa mattina, mercoledì 29 maggio, sono arrivati sulla mia scrivania i risultati Arpat relativi al fuori norma di diossine e furani all’inceneritore di Scarlino Energia, già chiuso da venerdì 24 maggio, giorno appunto del fuori norma. Da una prima lettura, effettuata con ufficio comunale, emerge un dato relativo alla diossina superiore 5 volte a quello tabellare consentito». Il sindaco di Scarlino Maurizio Bizzarri non è soddisfatto dei tempi in cui il comune è stato informato di quanto accaduto.
«A seguito del rilevamento effettuato in via cautelare dalla stessa azienda, venerdì 24 maggio Scarlino Energia ha chiuso l’impianto su tutte le linee, prima della diffida emessa lunedì 27 maggio dalla Provincia di Grosseto – prosegue Bizzarri -. Se questa tempestività nella chiusura dell’impianto è sinonimo di efficienza dei monitoraggi e delle prescrizioni AIA, che prevedono di attuare tutte le procedure utili al verificarsi di fuori norma, il metodo usato per la comunicazione alle Istituzioni, nella fattispecie al Comune di Scarlino, presenta grosse lacune e ritardi intollerabili e ingiustificabili. Il sindaco, sede di impianto, è l’autorità sanitaria del territorio ed è responsabile in primis della salute dei cittadini oltreché della protezione civile, però è stato avvisato di tale incidente solo lunedì mattina, cioè a tre giorni dall’avvenuta fuoriuscita e chiusura dell’impianto. In casi analoghi seppur non uguali, i vertici di Tioxide e Solmine mi hanno avvertito subito, in tempo reale, anche di notte».
«Così non è successo con Scarlino Energia, e questo mi preoccupa e mi fa arrabbiare – sottolinea duramente Bizzarri -: evidentemente il presidente Moreno Periccioli e l’amministratore delegato Luca Galimberti non hanno ritenuto importante avvisarmi subito, non lo hanno ritenuto doveroso nel rispetto alla popolazione scarlinese e non solo, ma hanno pensato di aspettare fino al lunedì, e sinceramente con tutte le problematiche oggettive e le pressioni mediatiche rispetto a questo impianto, ritengo necessario e fondamentale dover essere più accorti, seguendo la massima trasparenza , la massima cautela nei controlli ma anche la massima attenzione nelle comunicazioni anche e soprattutto in situazioni di fuori norma».
«Sono pienamente d’accordo con le critiche , apparse oggi sulla stampa, a nome dei Comitati, di Barocci e del M5S – precisa Bizzarri -. Il comune appoggia tutte le aziende del territorio in merito al diritto di lavorare, alla necessità di produrre, soprattutto adesso che la crisi economica mette tutti alle corde, ma non si transige sulla salute dei cittadini.
Resto in attesa che Scarlino Energia individui le cause del problema e provveda alla risoluzione definitiva, sotto il controllo di Arpat, per poi arrivare alla autorizzazione della Provincia e al riavvio dell’impianto, ma nel frattempo chiedo spiegazioni sulla mancata comunicazione all’autorità sanitaria locale, conseguenza di un problema comunicativo intollerabile; e auspico che per il futuro sia attuato un protocollo di comunicazione tempestivo da seguire alla lettera, che coinvolga in primis il Sindaco di Scarlino».