GROSSETO – Un lavoro che nasce a partire dalla legge sulla Cittadinanza di genere del 2009 e che è frutto di una concertazione tra la Provincia di Grosseto e i Comuni del territorio. Due gli assi di intervento su cui si sviluppano le diverse progettualità:formazione nelle scuole per favorire l’equa distribuzione delle responsabilità familiari tra uomo e donna e azioni di diffusione e conoscenza del principio di parità e valorizzazione della diversità per il raggiungimento della democrazia paritaria.
L’obiettivo comune della diffusione di politiche delle pari opportunità si raggiunge, dunque, con la realizzazione di attività diverse che coinvolgono studenti di tutte le età e adulti, italiani e stranieri, amministrazioni pubbliche e associazioni di volontariato.
“C’è bisogno di pari opportunità, adesso più che mai – commenta Tiziana Tenuzzo, assessore provinciale alle Pari opportunità -. Dobbiamo lavorare insieme perché gli stereotipi di genere e le differenze in generale vengano superate, per questo sono felice di presentare oggi il lavoro che da mesi stiamo portando avanti insieme ai Comuni. Invito tutti a partecipare alle iniziative proposte nel territorio, occasione di condivisione e di crescita per tutti”.
Sono ben nove i progetti finanziati con il bando regionale dedicato all’accordo territoriale di genere: uno proposto dalla Provincia di Grosseto, promosso dalla Commissione Pari opportunità provinciale e dalla Consigliera di Parità e gli altri da: Unione dei Comuni montani Amiata grossetana, Comune di Grosseto, Comune di Scansano, Comune di Orbetello, Comune di Monte Argentario, Comune di Monterotondo M.mo, Comune di Roccastrada, Comune di Follonica.
“Considerando – continua Tiziana Tenuzzo – le enormi difficoltà che le amministrazioni si trovano a dover affrontare, un finanziamento di oltre 70mila euro esteso a tutto il territorio assume ancora maggiore importanza”.
In breve i progetti:
Provincia di Grosseto “X-Pari Alleniamo insieme il diritto di star bene”: il progetto presentato dalla Commissione Pari opportunità e dalla Consigliera di Parità della Provincia di Grosseto è rappresentato dalla X, che indica la parità, ma anche il genere femminile e graficamente rappresenta un punto d’incontro. L’idea nasce dalla volontà di dare una risposta efficace al problema delle pari opportunità, si vuole lavorare sui comportamenti delle persone e sulle dinamiche interpersonali che perpetuano modelli discriminatori, in modo da indicare modelli alternativi, inclusivi e paritari. Si svolgerà un corso, gratuito, in 3 giornate (7-8-9 giugno) condotto da Ludovica Scarpa, ricercatrice di sociologia dei processi culturali e comunicativi all’ Università Iuav di Venezia e autrice di numerosi libri. Il tema dell’incontro e della parità verrà declinato con più strumenti e su diversi argomenti: una volta ricordati gli strumenti mentali e cognitivi “mai più senza” per usare la nostra libertà di scelta interpretativa si passerà a esperienze condivise come: le passeggiate psicogeografiche, mettendoci in cammino per fare amicizia con la nostra paura, il magic shop: un gioco sistematico per “acquistare” benevolenza, coraggio, fiducia in sé, il percorso di allenamento a comportamenti comunicativi costruttivi.
Grosseto “Che differenza fa?”: saranno organizzati laboratori didattici per gli studenti di ogni ordine e grado con l’obiettivo di abbattere gli stereotipi di genere. In particolare: per la scuola dell’infanzia saranno 3 incontri da 1 ora e mezzo ciascuno; per scuola primaria 3 incontri di 2 ore ciascuno; per scuola secondaria di primo e secondo livello 3 incontri di 2 ore ciascuno. È prevista anche: l’organizzazione di un evento finale al Teatro degli Industri con la partecipazione di gruppi giovanili prosa/teatro, una trasmissione speciale su TV9 con tutti i ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa, la pubblicazione di un resoconto del lavoro svolto, la creazione di un “Vademecum delle parità”.
Scansano “ImPARIamo”: una rassegna teatrale e cinematografica finalizzata a contrastare i meccanismi di segregazione e gli stereotipi di genere ed a educare alla consapevolezza dei diritti e dei doveri.
Orbetello: il progetto consiste in una serie di azioni rivolte a sensibilizzare la popolazione e gli studenti sul principio di parità, evidenziando le diversità tramite la creazione di un opuscolo divulgativo e l’organizzazione di giornate di promozione. È prevista anche la realizzazione di un convegno finale che raccolga le esperienze e le iniziative messe in campo.
Monte Argentario “Le differenze di genere nelle fiabe”: il progetto rappresenta il proseguimento di un percorso iniziato nel 2012 con la Festa della Toscana ed ancora prima con i vari progetti all’interno del Piano dell’Offerta Formativa degli anni passati.
Roccastrada “Vuoi metterti nei panni di?”: il progetto prevede l’organizzazione di una serie di laboratori su racconti e fiabe della tradizione orale, con particolare attenzione a: l’individuazione del ruolo di genere dei personaggi, la cristallizzazione dei ruoli e delle loro possibili evoluzioni, la ricerca storica per l’individuazione delle grandi figure femminili del passato, la produzione di nuovi racconti cambiando gli stereotipi ed l’invito alla riflessione critica. Si prevede anche la realizzazione di un laboratorio artistico, ludico-motorio e di drammatizzazione.
Follonica “Saper critico contro gli stereotipi, “uomini ai fornelli” “soggiorni estivi per minori del territorio”: il progetto si rivolge a fasce ben distinte di soggetti a seconda della fase di elaborazione del progetto. La prima fase si compone di una conferenza pubblica tenuta da Barbara Solari ed una performance dell’attrice Anna Intartaglia, dedicata ad un pubblico adulto, nella quale si vuole promuovere un rapporto rispettoso ed un livello di potere equo tra donne ed uomini. La stessa fase è rivolta agli scolari, alle famiglie ed agli insegnanti delle scuole medie inferiori. Il progetto verte in una successiva fase più ludica che si rivolge ad un gruppo di persone di sesso maschile attraverso un corso di cucina. La terza proposta programmatica verte a sostenere l’amministrazione comunale che, con tagli al welfare stenta a dare continuità ai servizi sociali e socio educativi, attraverso la realizzazione del programma “Soggiorni estivi per minori del territorio”, che il Comune effettua da anni, un turno per 12 ragazzi con situazioni familiari difficili, dando così la possibilità alle madri di potersi organizzare x il lavoro stagionale.
Monterotondo Marittimo “Insieme per crescere”: Negli ultimi anni la popolazione del Comune registra la presenza di molti immigrati extracomunitari, soprattutto macedoni, anche nelle scuole la loro presenza è assai numerosa. La loro cultura tende a privilegiare i maschi rispetto alle femmine. Il progetto da realizzarsi nei locali della biblioteca comunale, ha l’obiettivo di favorire momenti d’incontro tra i ragazzi della scuola dell’obbligo di ambo i sessi ed adolescenti che siano ormai usciti dal percorso della scuola dell’obbligo. Infatti, soprattutto le femmine, una volta terminata la scuola, non hanno più la possibilità d’incontrarsi con i coetanei. Il progetto prevede la realizzazione di attività della quotidianità come per esempio fare i compiti scolastici insieme anche a laboratori specifici (laboratori di lettura, di scrittura, d’attività manuali), incontri d’educazione civica con particolare riferimento alla conoscenza della Costituzione e delle pari opportunità tra maschi e femmine nella società, nel mondo della scuola e del lavoro, realizzati anche attraverso un confronto tra le due culture, italiana e macedone. Al termine del progetto è previsto uno spettacolo teatrale di intercultura.
Unione Comuni Montani Amiata grossetana “Facciamo pari”: il progetto nasce con l’obiettivo di promuovere la cultura di genere e delle pari opportunità nel territorio dell’Unione attraverso attività di diffusione e conoscenza del principio di parità e valorizzazione delle diversità. Il progetto prevede la partecipazione di tutte le Associazioni giovanili culturali facenti parte del Tavolo Giovani gestito dalla Cooperativa Il Qudrifoglio, costiuito da circa due anni ed ufficializzato con la firma del Protocollo d’intesa in data 1/12/2012. Ciascuna delle Associazioni aderenti curerà e realizzerà un particolare aspetto del progetto in linea con le proprie peculiarità e caratteristiche. Si tratta di un progetto itinerante che non si svolge in un unico luogo e non si esaurisce in un singolo evento. Sono diverse le iniziative in programma: Io e me, Visioni diverse di bambini uguali, una video intervista ai bambini italiani e stranieri che frequentano le ludoteche dei vari Comuni che verrà proiettata in diverse occasioni;In genere, realizzazione di un concorso fotografico dedicato alla diffusione della cultura di genere: raccolta di materiale fotografico relativo alla figura della donna nei diversi contesti che saranno oggetto di una mostra itinerante allestita in tre luoghi diversi, con la possibilità per i visitatori di votare la foto che preferiscono. La foto che riceve più preferenze di voto sia via web sia dalla mostra verrà pubblicata sulla copertina del foto-libro dedicato alla descrizione di tutte le iniziative delle Associazioni aderenti al progetto; Piacere sono una donna, spettacolo teatrale in collaborazione con Teatro Studio; Donne a palazzo, mostra d’arte e incontri con Giovanisì e Bar camp di approfondimento su donne e lavoro.