FOLLONICA – A Follonica la vicenda campo Rom continua a tenere banco e a far discutere cittadini e forze politiche che esprimono opinioni contrapposte. Da un lato “Progetto Follonica” invita a «restare umani» e si scaglia contro notizie non verificate che si starebbero diffondendo a Follonica. Secondo queste voci «vi sarebbe stata a breve la creazione di un campo Rom e la spesa di un milione di Euro che sarebbero dovuti uscire dalle casse pubbliche». Notizie infondate le definisce “Progetto Follonica” che prosegue « In realtà la spesa pubblica per tamponare l’emergenza Rom è di circa tremila euro necessari, dopo che è stata individuata un’area di proprietà comunale, a fare gli allacciamenti idrici e fognari. Nel progetto non c’è nessuna assegnazione di case visto che i rom continuano a abitare nelle roulotte che sono di loro proprietà. I problemi devono essere gestiti in nome di valori come umanità ed antirazzismo senza lasciare spazio all’intolleranza ed all’irrazionalità garantendo il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo per ogni bambino, indipendentemente dalla nazionalità. Elementi che comportano una sistemazione alloggiativa, un adeguato nutrimento, un percorso educativo, e quando possibile, una crescita in famiglia. Quindi, bambini rom e bambini non rom non possono che essere considerati sullo stesso piano. Follonica ha già vissuto la tragedia di una bimba di cinque mesi bruciata nel cuore della città».
Sul fronte opposto il Pdl parla di «totale mancanza di rispetto per le attività produttivo-turistiche nel nostro territorio» da parte della giunta del sindaco Eleonora Baldi. «Il problema delle popolazione ad etnia Rom e Sinti presenti nel comune di Follonica ormai da vari anni è molto delicato e certamente la nostra comunità deve farsene carico – afferma Luigi Costagli presidente del coordinamento comunale del PdL di Follonica – producendo atti amministrativi che tengano doverosamente conto delle esigenze dei soggetti deboli che necessitano di sostegno, aiuto ed indirizzo ma che tengano conto anche delle esigenze dei cittadini che da sempre sono presenti, che vivono ed operano nel nostro territorio».
«Non si inventano dall’oggi al domani luoghi per ospitare delle persone dando loro solamente il diritto ad occupare alcuni metri quadrati di superficie in quella che dovrebbe essere area di sosta per camper – sottolinea il Pdl – e fornendo loro acqua, energia elettrica e servizio igienico in comune. Dovremmo invece, magari in concerto con i Comuni limitrofi individuare la struttura, tra quelle che esistono e che potrebbero essere usate per tale scopo, capace di offrire tutto quanto è necessario per una normale, decente e decorosa vita. Noi del PdL proponiamo quindi che questi nuclei familiari vadano subito in strutture di accoglienza già presenti sul nostro comprensorio».