GROSSETO – La Festa della Polizia nel segno della sobrietà e della semplicità. Saranno questi i due orientamenti che hanno ispirato l’edizione 2013 della Festa della Polizia che celebra il 161esimo anniversario della sua fondazione.
«In un momento storico così difficile – si legge nella nota della Questura di Grosseto – dove l’intera comunità si aspetta da noi sicurezza ed assicurazione dei valori della democrazia, la sobrietà e la semplicità, dati che hanno da sempre contraddistinto la festa della Polizia nella realtà grossetana, assumeranno, per il 161° Anniversario della Fondazione della Polizia, un significato ancora più forte».
Seguendo quelle che sono le ultime direttive del presidente della Repubblica «sono state ridefinite le modalità di celebrazione degli anniversari delle Forze Armate e dei Corpi Armati e non dello Stato, e quindi anche della Festa della Polizia».
Quest’anno il 161° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato si svolgerà sabato 18 maggio: la cerimonia avrà inizio, alle ore 9, con la deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti, in Piazza Giovanni Palatucci, «per ricordare quanti, nell’adempimento del dovere, hanno sacrificato la propria vita per il bene di tutti; seguirà un breve momento di riflessione per onorare tutto il personale della Polizia di Stato che ogni giorno svolge il proprio lavoro a servizio dei cittadini, con disponibilità, umanità e professionalità, nei confronti dell’intera comunità, che con noi si confronta e si misura ogni giorno».
Successivamente, nell’auditorium della Questura, alle 9.30, il Questore della provincia di Grosseto Michele Laratta, alla presenza delle sole rappresentanze della Polizia di Stato, dopo aver letto i messaggi del Capo dello Stato e delle altre Autorità, procederà alla consegna delle onoreficenze e dei riconoscimenti per i dipendenti della Polizia di Stato che si sono contraddistinti nelle loro attività.
Durante la cerimonia, i componenti della “Corale Puccini” intoneranno un brano musicale dedicato alla memoria del Prefetto Antonio Manganelli.