di Daniele Reali
GROSSETO – In Italia sono 4 milioni i lavoratori con contratti atipici: dai precari della scuola alle false partite Iva, dai contratti a progetti a quelli a chiamata. Anche in provincia di Grosseto cresce l’universo di tutti quei lavoratori che spesso non hanno rappresentanza sindacale e nessuna tutela e per questo la Cgil ha lanciato una nuova categoria all’interno del sindacato. Si chiama Nidil ed è l’acronimo di “Nuove identità del lavoro”.
A guidare la nuova sigla è stata eletta Sonia Lombardi (nella foto), impegnata da anni nella Cgil e pronta a dare il proprio contributo in termini di esperienza e proposta politica. La Lombardi proviene dall’ufficio vertenze della Cgil e lì, come racconta, ha accumulato esperienza sopratutto sul fronte della difesa dei diritti dei lavoratori.
Tra le priorità della neo segretaria del Nidil c’è sopratutto quella di «individuare gli atipici sul territorio e cercare di fornire tutela a tutti». Il passo più importante sarà poi quello della «stabilizzazione dei contratti». In Italia, ci dice Sonia Lombardi, «ci sono stati esempi si aziende che grazie anche ad un patto tra i lavoratori hanno stabilizzato i contratti precari e questo dobbiamo tentare di farlo anche qui a Grosseto».
La missione della Cgil resta dunque quella di «stare al fianco dei lavoratori e cercare di dare risposte a tutti» spiega Claudio Renzetti, segretario provinciale della Cgil. «La costante diminuzione di diritti – ha aggiunto – sta trasformando il mondo del lavoro in una barbarie. Per questo noi dobbiamo lavorare su due fronti. Da un parte ci impegniamo perché si arrivi alla riforma che prevede un costo più alto del lavoro precario rispetto a quello “sicuro”. Dall’altra abbiamo l’obbligo di tutelare anche le posizioni degli atipici e non abbandonarli per fare una lotta di testimonianza».
Alla costituzione della nuova categoria e all’elezione di direttivo e segretario era presente anche il coordinatore regionale Nidil Alessio Bracciamore.