CASTELLāAZZARA ā La crisi economica mette in ginocchio interi territori o comparti produttivi, ma picchia piĆ¹ duro nelle aree marginali. Dove scarsa dotazione infrastrutturale, bassa densitĆ abitativa e alta incidenza della popolazione anziana costituiscono elementi critici che mettono in discussione la tenuta occupazionale e del tessuto produttivo.
Ć a partire da questa consapevolezza che sabato 11 maggio dalle 15.30, Camera del lavoro, Flai-Cgil e Spi-Cgil organizzano unāiniziativa pubblica allāex cinema di CastellāAzzara dedicata a āUna politica per il lavoroā. Appuntamento al quale sono state invitate sindaci, Provincia di Grosseto, sindacati, associazioni di categorie, aziende e forze sociali di CastellāAzzara, Arcidosso, Castel del Piano e Santa Fiora per il versante grossetano dellāAmiata, e Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore e Radicofani, per quello senese.
Allāincontro pubblico promosso dalla Cgil in collaborazione con il Comune di CastellāAzzara, saranno presenti il segretario generale della Cgil Toscana, Alessio Gramolati, il segretario della Camera del lavoro di Grosseto Claudio Renzetti, il responsabile della Cgil dellāAmiata Tiziano Lazzarelli e il sindaco di CastellāAzzara Ā Marzio Mambrini.
Ā«Crisi economica e disoccupazione ā sottolinea Renzetti ā si contrastano con politiche economiche nazionali, ma anche con scelte calate sui territori. SullāAmiata cāĆØ un problema serio che sta investendo diverse realtĆ produttive di medie dimensioni, con rischi concreti che riguardano circa 600 lavoratori. Sin dalla fine dello scorso anno il Comune di CastellāAzzara ha svolto un monitoraggio dei problemi, lanciando lāallarme per una situazione che sta degenerando senza che sāintraveda un disegno complessivo di rilancio dellāeconomia. Come Cgil abbiamo deciso di partire da quellāanalisi per organizzare unāiniziativa che mettesse insieme tutti gli attori economici e sociali dei due versanti della montagna, perchĆ© certi problemi si affrontano su base comprensoriale aldilĆ dei confini amministrativi, e non guardando al singolo microcosmo. Lāiniziativa di CastellāAzzara ĆØ un primo atto di un percorso lungo e impegnativo; oggi infatti lāAmiata ha bisogno di un progetto ambizioso sulla falsariga di quello che venne pensato quarantāanni fa, al momento della chiusura delle attivitĆ estrattiveĀ».