di Barbara Farnetani
MASSA MARITTIMA – Apprendista, compagno d’arte e maestro. Sono questi i tre gradi all’interno della loggia massonica Niccola Guerrazzi, di Massa Marittima. Una realtà, quella di Massa, di forte tradizione massonica, il tempio (la sede in cui si riuniscono i fratelli, nella foto a destra) esiste da oltre un secolo, e che ha fortemente permeato tutti gli strati sociali «nella nostra loggia – afferma il Maestro venerabile Antonio D’Alonzo – ci sono operai, impiegati, gente comune, e non, come si crede, banchieri o esclusivamente persone piene di soldi, è gente che decide di spendersi per una visione condivisa, un affratellamento sui valori dell’illuminismo ma anche sulla tradizione esoterico iniziatica. Chi entra in massoneria pensando di averne dei favori ne esce anche presto» sottolinea D’Alonzo.
Quella che emerge dal racconto di D’Alonzo è una realtà in cui la dimensione spirituale, filosofica e iniziatica ha un valore fortissimo. «È un cammino interiore per un miglioramento spirituale che ciascun uomo deve fare – sottolinea il Maestro venerabile, che riprende – la simbologia è molto importante, i simboli sono archetipi della tradizione primordiale e dei riti. La croce ad esempio non è solo della tradizione cristiana è un simbolo universale di tutte le religioni. È una sorta di inquadramento spazio temporale per l’uomo: la barra orizzontale indica il tempo, quella verticale la dimensione spirituale, l’incrocio rappresenta un inquadramento spazio temporale dell’uomo, l’uomo nel tempo. I simboli servono per dare un insegnamento che arrivi nel profondo. Il modo di salutarsi, i passi, hanno anche una significato simbolico profondo che però si ritrova anche in altri ambienti, basti pensare al modo di salutarsi nell’esercito».
Nella massoneria si entra come apprendista, con un preciso rituale iniziatico. In questa condizione iniziale, all’interno del tempio, non si ha diritto di parola, si ascolta soltanto. Poi si diventa compagno d’arte, in questo caso, se autorizzati, si può intervenire nella discussione, infine, con un percorso che dura circa tre anni, maestro. L’iniziazione «è la morte della vecchia condizione e la rinascita ad una nuova» precisa D’Alonzo che cita a tal proposito Pinocchio e la favola dell’asino d’oro di Apuleio.
Non ci sono segreti particolari tra i fratelli, precisa D’Alonzo che sfata così un mito di una realtà chiusa e un po’ ripiegata su se stessa, «all’interno della loggia ci si conosce tutti non ci sono segreti o “persone incappucciate” come nella parodia di Guzzanti – ironizza il Maestro venerabile – ciascuno di noi può, se vuole, dire al’esterno di essere massone, quello che non si può fare è dirlo dei fratelli».
Un capitolo a parte merita la presenza femminile, se il Grande oriente d’Italia, a cui appartiene la loggia di Massa Marittima, non ne contempla ancora la presenza, ci sono altre logge che sono invece miste e persino composte da sole donne. La tradizione non prevedeva la presenza femminile, anche perché alla base della massoneria c’erano le costituzioni dei liberi muratori, un lavoro prettamente maschile, D’Alonzo però parla dell’antica scuola iniziatica delle tessitrici. A livello di Gran Logge Europee è in corso un dibattito proprio in questo senso «un po’ come per il sacerdozio femminile». Alla dimensione iniziatica e spirituale all’interno del tempio se ne affianca una di beneficenza, rivolta verso l’esterno (con quello che viene definito il “tronco della vedova”), nei riguardi delle famiglie più bisognose, di ciò che viene raccolto.
Il legame forte della massoneria con il territorio massetano si evidenzia anche in un premio, che esiste ormai da 15 anni, e che è rivolto agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori. Il premio indetto dalla loggia Niccola Guerrazzi ha come tema “crisi e opportunità” e si tratta di un concorso grafico letterario. Le novità principali di quest’anno sono: l’aumento delle cifre relative ai premi, il premio alla scuola che esprimerà l’alunno vincitore, nei due campi (grafica e scrittura) ed un nuovo comitato scientifico misto, tra autorevoli esperti esterni e membri interni la loggia. Ai ragazzi sono stati dati tre indirizzi: uno più autobiografico, uno sociologico, e uno umanistico filosofico. «Gli elaborati prodotti stupiscono per il livello a cui sono giunti – precisa D’Alonzo – così anche la produzione grafica, come ha confermato anche il pittore Giuliano Giuggioli». L’intento è quello, per il prossimo anno, di allargare il premio a tutta la provincia di Grosseto. Le premiazioni si svolgeranno sabato 11 maggio alle ore 10 presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Commerciale di Follonica.
Per info: www.loggiaguerrazzi665.it/