di Lorenzo Falconi
GROSSETO – La tensione tra le parti non accenna a diminuire, tra lavoratori e proprietà ormai è scontro frontale. Tensione ai cancelli per entrare in azienda, tensione quando si presenta Barontini, in tarda mattinata. L’imprenditore pratese fatica non poco a varcare il cancello della Mabro (nella foto la sua vettura bloccata dai lavoratori). Lo stesso cancello che separa i dipendenti che possono entrare in azienda e chi deve rimanere fuori. Un clima surreale che rischia di degenerare da un momento all’altro. La proprietà minaccia di denunciare per violazione di domicilio i lavoratori non desiderati che sono entrati in azienda forzando il blocco dei vigilantes. Di contro i sindacati rispondono impugnando l’articolo 28 che consentirebbe ai lavoratori in cassa integrazione, o scioperanti, di avere un locale aziendale a disposizione per fare assemblea. La proprietà rischia una condanna per attività antisindacale.
Insomma, il clima è sempre infuocato, mentre anche l’intervento delle istituzioni, con Leonardo Marras (presidente della Provincia) ed Emanuel Cerciello (assessore comunale), in visita all’azienda per un incontro con i lavoratori e la proprietà. Ancora una volta però, l’atteggiamento di Barontini è stato quello di non cedere, alla richiesta delle istituzioni che chiedevano la concessione della sala mensa, ha risposto ancora una volta picche. Un’altra porta in faccia alle istituzioni che proietta la situazione verso un muro contro muro esasperato. Intanto però, i lavoratori sono dentro l’azienda, in sala mensa, pronti per l’assemblea permanente che porterà a trascorrere la nottata dentro la Mabro. Tra poche ore, alle 21, sulla vicenda Mabro si accenderanno le telecamera de La7, con il programma “Piazza Pulita” che, in diretta, documenterà la chiusura di questa assurda giornata in un luogo di lavoro.