GROSSETO – Bambini dell’asilo, alunni delle elementari e medie, studenti delle superiori: sono loro i protagonisti del Teatro della scuola 2013.
La nuova edizione della rassegna teatrale, in scena dal 7 al 15 maggio, torna a coinvolgere le scolaresche del capoluogo e della provincia di Grosseto. Con un’appendice dedicata ad alcuni istituti scolastici provenienti da altre regioni.
In totale sono 37 gli spettacoli allestiti sui palcoscenici della sala Friuli, in piazza San Francesco, e del Centro giovani, in via dei Barberi 2.
Un appuntamento ormai atteso nel mondo della scuola grossetana quello promosso e organizzato dal liceo Rosmini; un evento artistico, didattico e culturale che anche quest’anno è stato arricchito da esperienze formative per i ragazzi supportati nella fase di preparazione delle performance.
Il Teatro della scuola, che ha avuto il patrocinio e il contributo del Comune e il sostegno del Coeso-Società della salute, oltre alle tradizionali rappresentazioni offrirà anche una serie di momenti di discussione e riflessione con i “Salotti teatrali”, un’occasione di incontro tra gruppi scolastici di ragazzi della stessa età. Ciascun gruppo, a rotazione, mette in scena e poi assiste allo spettacolo degli altri; infine, con la guida di un formatore teatrale, tutti gli alunni coinvolti nel ruolo di attori e di pubblico, tornano con esercizi teatrali sul lavoro fatto o visto per una ulteriore riflessione.
“Nei momenti di profonda crisi, come quello che stiamo vivendo, si procede sempre ad una severa revisione della spesa e spesso ciò porta a disinvestire sulla scuola e sulla cultura. Una scelta dettata da una visione miope, trattandosi di settori che rappresentano uno dei più solidi investimenti sul futuro. Per questo abbiamo deciso di confermare l’appoggio al Teatro della scuola anche per questo nuovo anno – dice l’assessore alla Pubblica istruzione, Luca Ceccarelli -. Il teatro, in particolare, rappresenta un potente strumento di crescita culturale, che aiuta ad esercitare il giudizio, il ragionamento ed evidenzia e sviluppa lo spirito critico. Farsi coinvolgere, attraverso lo straordinario lavoro di insegnanti e professionisti del settore, in un’avventura come quella del Teatro della Scuola significa aprire la mente, mettersi nei panni degli altri (e quindi abbandonare i propri pregiudizi), sviluppare la fiducia in noi stessi e acquisire la coscienza dei propri talenti. Indispensabile diventa ragionare sulle azioni da svolgere, imparare attraverso l’esercizio, dover superare situazioni difficili e superare le proprie timidezze. Si tratta quindi di entrare in contatto con un nuovo modo di comunicare, basato su rispetto e collaborazione, che può aprirci un nuovo mondo, in cui esprimere le nostre sensazioni ed emozioni”.