GROSSETO – «Mabro: Barontini e Regione toscana, la faccia di una stessa medaglia». Così Fabrizio Rossi, capogruppo in consiglio comunale di Feratelli d’Italia parla della situazione che stanno vivendo le operaie della Mabro. «Dopo lo sgarbo ai lavoratori non è mancato lo sgarbo alla città di Grosseto e alle sue istituzioni. Tutti fuori dai cancelli gli amministratori locali insieme ai lavoratori, mentre Barontini rimane asserragliato nel bunker della ex Mabro, come l’ultimo giapponese a guerra finita. Con i debiti accumulati e le referenze portate dalla Regione Toscana, ci aspettavamo molto di più».
«La città di Grosseto è stata oltraggiata dal comportamento di questo signore che Regione Toscana ha presentato alle lavoratrici non molto tempo fa, ma che si è rivelato parimenti alla fama che lo precedeva – afferma Rossi -. Non da sottovalutare anche le responsabilità di Regione Toscana su tutta la vicenda. A questo punto non comprendiamo cosa sta aspettando l’assessore regionale a dare attuazione alla mozione presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, approvata all’unanimità nel marzo scorso, volta a richiedere urgentemente la meglio conosciuta procedura della legge Prodi bis, unico strumento per salvare i lavoratori e l’azienda dal principale responsabile di questa gestione fallimentare, il signor Barontini».