GROSSETO – «Più che per tracciare i rifiuti il Sistri serviva per i loschi traffici di qualcuno» così Gabriele Fusini (nella foto), presidente Cna Grosseto, interviene sul sistema Sistri «che costrinse centinaia di migliaia di artigiani ed imprese ad acquistare delle inutili “chiavette” mai messe in funzione anche perché il sistema non solo aveva costi spropositati ma proprio non funzionava».
«Ma la cosa se possibile ancor più sconcertante – afferma Fusini – è che, solo pochi giorni fa l’ex Ministro Clini ha annunciato la decisione di riavviare il Sistri nonostante tutte le criticità evidenziate dalle imprese e nonostante le indagini avviate dalla magistratura. Si teme forse di dover pagare penali per il mancato avvio? O forse non sarebbe il caso di chiedere i danni per tutto ciò che questa vicenda ha causato alle imprese?»
«Il minimo che si può fare, in questo momento – sottolinea Fusini -, è un intervento diretto ed immediato sul nuovo Governo affinché sia immediatamente ritirato e abrogato il decreto e, contestualmente, sia prorogato l’attuale periodo di sospensione del sistema e dei relativi contributi, così come ripetutamente richiesto dai vertici nazionali di Rete Imprese Italia. Noi da tempo ci battiamo per un sistema di semplice utilizzo, efficace nel contrasto alle ecomafie ma allo stesso tempo facilmente utilizzabile dai milioni di piccole imprese e micro attività a cui si continuano ad imporre adempimenti farraginosi, complessi e costosi. Le imprese sono allo stremo. C’è bisogno di “semplificazioni”, e non di nuovi appesantimenti»