di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Sono 83 i voti favorevoli alla procedura immediata della Prodi-bis che prevede l’amministrazione straordinaria dell’azienda. Sono 52, invece, i voti di chi vorrebbe allinearsi nuovamente alla richiesta dell’imprenditore Andrea Barontini e, quindi, favorevoli al concordato suggerito dalla proprietà. Dall’assemblea dei lavoratori Mabro, esce un verdetto meno compatto rispetto al recente passato, ma comunque in linea con le sensazioni emerse già questa mattina, prima dell’incontro al tavolo di crisi attivato in Provincia (nella foto i lavoratori della Mabro davanti a palazzo Aldobrandeschi).
I dipendenti della Mabro dicono ancora no a Barontini e chiedono subito la Prodi-bis, in mancanza della quale sono disposti a presentare istanza di fallimento nei confronti dell’azienda. Un braccio di ferro piuttosto duro, con Barontini che ritrova una parte di dipendenti disposti ad appoggiarlo e magari a far ripartire la produzione, ma con tante incognite a partire già da domani. Dalle Rsu, invece, arriva la risposta decisa e al tempo stesso la contromossa che mette alla strette la proprietà. Nella battaglia senza esclusioni di colpi, appare sempre più incerto il futuro dell’azienda di abbigliamento, tra tentativi disperati di salvataggio e il tempo che trascorre inesorabile. La situazione si aggrava di giorno in giorno, mentre la crisi morde e il lavoro scarseggia.