GROSSETO – L’obiettivo del Progetto Life+ Medwolf, avviato a settembre 2012 e finanziato dalla Commissione Europea, è quello di migliorare sia le pratiche di conservazione del lupo nel mediterraneo sia le misure di prevenzione al danno che gli allevatori, prime e importantissime sentinelle del nostro territorio, dovranno attuare nei confronti dei predatori. A questo fine tra i risultati attesi del Progetto c’è la riduzione almeno del 20% dei danni al bestiame e l’utilizzo dei metodi di prevenzione dei danni almeno di un buon 30%. Per raggiungere questi risultati si dovrà però sensibilizzare maggiormente comunità e allevatori con incontri specifici messi già in programma.
«La questione sui danni al bestiame domestico, soprattutto nella provincia di Grosseto ma anche in altre aree della Toscana, deve essere analizzata con grande accuratezza. Siamo assolutamente consapevoli – spiegano i partner del progetto Life+ MedWolf – dei gravissimi danni che gli allevatori si trovano ad affrontare per gli attacchi al bestiame, ma allo stesso tempo bisogna specificare che spesso ad attaccare non sono lupi ma cani inselvatichiti, cani padronali mal gestiti o ibridi, che neppure occhi esperti sanno riconoscere. Proprio per questo il progetto è fondamentale per studiare i comportamenti del lupo, specie protetta a livello nazionale e internazionale, e che va tutelata, distinguendo i vari predatori che attaccano e riducendo i loro attacchi, trovando soluzioni a quello che sta diventando sempre più un problema diffuso».
La soluzione adatta per centrare questi obiettivi è l’uso di mezzi appropriati, quali: recinzioni elettrificate e staccionate fisse convenzionali, cani da guardianìa addestrati che controllano il bestiame e dissuasori acustici. Tutte metodologie di prevenzione che saranno sperimentate, distribuite e messe in campo per la prevenzione dei danni effettivi a favore degli allevatori che operano in Provincia di Grosseto che saranno interessati al progetto. Per informazioni sul progetto: www.medwolf.eu.