GAVORRANO – «Riportare il valore del lavoro al centro dell’iniziativa» Così il centrosinistra unito per Gavorrano intende affrontare una delle più grosse emergenze di questi ultimi anni «Dare centralità al lavoro come elemento decisivo alla ripresa economica così da restituire dignità alle persone è l’impegno che la coalizione del centro sinistra unito per Gavorrano, che ha in Elisabetta Iacomelli la candidata a sindaco, intende perseguire» Continuano.
«In questo quadro di emergenza sociale che mostra come ulteriore dato drammatico la disoccupazione giovanile al 38,7% – afferma la coalizione che unisce Pd, Psi, Comunisti italiani e Gavorrano democratica – un’amministrazione comunale vicina e sensibile ai bisogni e alle ragioni della gente non può rimanere indifferente ma deve mettere in campo tutte quelle azioni capaci di ridare fiducia e speranza a quanti oggi non riescono a vedere un futuro possibile. In questo quadro nazionale di piena emergenza lavoro il comune di Gavorrano non sfugge al pari dell’intera provincia la quale conta 30.000 persone iscritte nelle liste di collocamento su una popolazione di circa 220.000 abitanti. In questo contesto è necessario creare nuovi posti di lavoro, mettendo al centro il territorio con le sue potenzialità, riqualificando industria e servizi, con l’ambizione di dare senso all’intervento pubblico come motore dell’economia».
Secondo la candidata a sindaco Elisabetta Iacomelli «un nuovo patto per il lavoro è necessario e l’impegno è a riflettere con tutte le forze economiche, sociali ed istituzionali riscoprendo la grande potenza del dialogo e del confronto. Dobbiamo fare questo – continua la candidata a sindaco -, percorrendo strade diverse dal passato, sicuramente più difficili, ma che sappiano reclamare e rivendicare nel territorio anche tutti quegli aiuti che la comunità europea mette a disposizione per l’affermazione di piccole e medie aziende, della cooperazione, per l’attuazione delle politiche a favore dei giovani, che abbiano nella formazione continua il suo elemento strategico».
Elisabetta Iacomelli guarda inoltre con interesse al Parco minerario non solo nella sua valenza storica e culturale «ma capace anche di creare nuova occupazione attraverso il turismo, i servizi e l’artigianato».