FIRENZE ā Numeri preoccupanti per quanto riguarda lāattacco di predatori al bestiame, per un settore, quello degli allevatori, sempre piĆ¹ in difficoltĆ :Ā Ā«I capi di bestiame massacrati dai lupi in provincia di Grosseto sale quasi a quota 160 per un danno di quasi 32.000 euroĀ». Ć la denuncia di Antonio Gambetta Vianna capogruppo di PiĆ¹ Toscana in consiglio regionale, che Ā fa il punto sullāemergenza lupi chiedendo alla Giunta strumenti di contenimento a tutela degli allevatori.
Ā«Quelle in nostro possesso ā osserva il consigliere regionale ā sono stime a ribasso ma risultano utili a quantificare il danno causato da ogni raid agli allevatori grossetani.Ā Perdite che per un ovino ad esempio si attestano intorno ai 200 euro a capo, senza contare la beffa dei costi di smaltimento. I cadaveri degli animali attaccati devono essere smaltiti dagli allevatori tramite termodistruzione, una procedura condotta da societĆ specializzate che possono presentare conti salati. La situazione si ĆØ ormai esasperata e il rischio ĆØ cheĀ le persone inizino a seppellire i propri capi senza incenerimento o, peggio, a farsi giustizia sommariamente. In ballo cāĆØ il futuro del settore ovicaprino toscano che in assenza di provvedimenti per le piĆ¹ elementari tutele a difesa delle attivitĆ rischia di subire una disastrosa battuta dāarrestoĀ».
Ā«Per questo motivo chiediamo alla Giunta una revisione di normativa, modalitĆ e tempistiche di rimborso per i capi uccisi e per ogni eventuale altro danno causato dallāattacco dei lupi ā conclude Antonio Gambetta Vianna -, ma soprattutto misure preventive che escludano danni ai lupi ma anche alle attivitĆ umane. Ad esempio cominciare con un censimento che localizzi gli habitat e le figliate per ristabilire una presenza sostenibile per il territorio e le attivitĆ agricoleĀ».