di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Stop alle disparità sul servizio idrico. Il trattamento tra gli utenti dell’Acquedotto del Fiora e i cittadini dei consorzi idrici deve essere lo stesso. Lo chiedono a gran voce il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi e il presidente di Acquedotto del Fiora Claudio Ceroni. L’anomalia risale al 2002, quando gli acquedotti rurali consortili e le reti idriche dell’ex Bonifica realizzata dall’Ente di Riforma negli anni ’50 e ’60, furono eslcuse dal servizio idrico integrato e quindi estromesse dalla gestione dell’Acquedotto del Fiora. Ciò ha generato una disparità di trattamento, in poche parole il consorzio idrico paga le stesse tariffe dell’utente di Acquedotto del Fiora ma, se c’è una rottura sulla rete, deve provvedere a riparare a sue spese. Interessate da questo strano caso, in Maremma, sono 6500 utenze, 20mila cittadini, 104 consorzi rurali, 430 km di rete idrica dislocata in 15 comuni (12 in Provincia di Grosseto, 3 in quella di Siena), mentre ammontano a circa 6 milioni di euro gli interventi per riqualificare la rete. Numeri che parlano chiaro e a cui si deve dare una risposta.
«Siamo qui – spiega il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi (a destra nella foto) – perché abbiamo il dovere di dare una risposta a migliaia di persone e dire basta a questa disparità di trattamento. Noi abbiamo già chiesto che il servizio idrico sia un diritto garantito allo stesso modo a tutti gli utenti perché quella che vivono in tanti è semplicemente una ingiustizia». «Sono in tanti ormai a sollecitare una soluzione – dichiara il presidente dell’Acquedotto del Fiora, Claudio Ceroni (a sinistra nella foto) – che noi per primi vogliamo ottenere, come i cittadini interessati e le associazioni dei coltivatori ma a noi servono però gli strumenti e i fondi per intervenire. Al momento, invece, questi acquedotti rurali sono considerati come le tubature dei condomini. Per Acquedotto del Fiora non è un affare e non c’è convenienza, ma è giusto mettere in pratica questo passaggio in modo che non ci siano disparità tra i cittadini».
L’Amministrazione comunale ha deciso di intervenire e proporre pubblicamente all’Autorità Idrica Toscana di rendere omogenea l’offerta del servizio sull’intero territorio, spetterà a Regione e ATO dare le risposte adeguate, in modo da porre fine a questa strana ingiustizia.