di Daniele Reali
ALBINIA – Hanno marciato tutti assieme, da Marsiliana ad Albinia, uniti, politici e amministratori, incatenati addirittura, l’uno a fianco all’altro, assieme ai cittadini, ai volontari, al comitato organizzatore, alle associazioni di categoria. Il sindaco di Orbetello, Monica Paffetti, in testa, assieme a quello di Monte Argentariuo Arturo Cerulli, al presidente della provincia Leonardo Marras, l’assessore regionale all’ambiente Annarita Bramerini, i deputati Luca Sani e Monica Faenzi, ma anche rappresentanti dell’Amiata, e ancora Roccastrada, Magliano in Toscana, e Luigi Bellumori, sindaco di Capalbio, che è arrivato a bordo di uno dei trattori che hanno partecipato alla manifestazione.
Oltre mille persone, un corteo come non si vedeva da tempo, tutti assieme, commercianti, artigiani, i bambini delle scuole distrutte dall’alluvione, giovani e anziani a sostenere gli striscioni per chiedere più sicurezza per il nostro territorio, risorse per ripartire a testa alta, per ricominciare a produrre e lavorare.
Poi il corteo è giunto di fronte al sagrato della chiesa di Albinia, uno dei luoghi simbolo di questa alluvione, nei giorni drammatici del fango è stata punto di raccolta e smistamento sia dei volontari che dei beni di prima necessità da consegnare agli alluvionati. All’impianto sportivo il corteo si è fermato per dare la possibilità a tutti di parlare e ascoltare l’intervento degli organizzatori: «Siamo qui per rivendicare il diritto di sopravvivere come imprese e come cittadini» ha affermato Antonfrancesco Vivarelli Colonna, presidente di Confagricoltura.
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