di Daniele Reali
GROSSETO – Alla vigilia dell’inizio della nuova legislatura, domani a Roma ci sarà la convocazione degli eletti con le prime sedute di Camera e Senato, a Grosseto il Comitato per Matteo Renzi, dopo la avventura delle doppie primarie, lancia “Posto pubblico”, il nuovo luogo per fare politica ed esserne protagonisti. Per presentare in Maremma questo nuovo progetto “aperto” è arrivato da Firenze Nicola Danti, consigliere regionale e renziano doc che coordina i comitati vicini al sindaco di Firenze in tutta la Toscana.
Per questo evento la sala dell’Hotel Grand Duca che ospita l’iniziativa si è riempita velocemente: tante facce, vecchie e nuove, e tra queste anche tanti “bersaniani doc”: è segno che qualcosa è cambiato anche nella politica locale e che anche in Maremma dentro il Pd ci sono altre consapevolezze del momento che sta attraversando il partito e l’elettorato di riferimento.
«Il tempo è scaduto – ha detto Marco Simiani, coordinatore dei comitati in provincia di Grosseto – oggi non ci sono soluzioni tattiche, serve una nuova generazione di leader, e, per quanto mi riguarda, Matteo Renzi è una delle persone che può rappresentare meglio questa svolta» (nella foto da destra: Nicola Danti e Marco Simiani).
Puntare su Renzi con decisione, sembra la ricetta di questa nuova fase del Pd e non solo, ma sopratutto puntare sulle proposte innovative lanciate da Renzi, idee che sono in grado di parlare ad una platea allargata.
Una fase 2.0 della politica italiana che parte da quella spinta avuta con la candidatura di Matteo Renzi alla premiership nel centrosinistra e con la corsa, sopratutto contro Bersani, arrivata fino al ballottaggio. I temi e le idee di Renzi, ha spiegato Nicola Danti, sono molto sentite e il successo elettorale di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle lo dimostra.
Adesso è ancora prematuro capire quanto e come durerà questa esperienza di un parlamento appena eletto: ma i renziani sono convinti che il sindaco di Firenze è pronto per tornare in pista. Prima però occorre passare dalla “porta” delle primarie e poi da quelle di nuove elezioni: Renzi non accetterebbe un incarico “al buio”. In altre parole Matteo Renzi sarebbe pronto a governare, ma il mandato glielo devono dare gli italiani e nessun altro.