FOLLONICA – Un inno alle donne in ricordo di Gianna. L’incontro “La violenza, il dolore, l’amore al femminile: un viaggio tra riflessione e arte” è servito a ricordare Gianna Guarguaglini, la giovane follonichese scomparsa nel 2010 a causa di una grave malattia e anche ad approfondire alcuni aspetti del rapporto medico-paziente che stava a cuore alla ragazza. Sull’argomento Gianna aveva incentrato la sua tesi di laurea ripercorrendo l’evoluzione storica di questo legame tra chi soffre e chi ha il compito di curare e alleviare il male. Di qui la proposta: portare la tesi della follonichese nelle scuole e nelle università perché aiuti i futuri medici a comprendere i sentimenti e le emozioni di chi sta dall’altra parte.
Non solo: l’incontro è servito anche a far conoscere le attività del Codice Rosa (di cui è responsabile la dottoressa Vittoria Doretti), esperimento partito da Grosseto e diffuso in tutta Italia, volto ad aiutare le vittime di violenza, non solo donne ma tutti coloro che si sentono minacciati fisicamente e psicologicamente da un familiare, da un conoscente o da uno sconosciuto. Un grande contributo arriva in questo senso dal centro anti-violenza di Follonica, fiore all’occhiello per la provincia di Grosseto. All’evento alla sala Tirreno hanno preso parte il vicesindaco di Follonica Andrea Benini e la dottoressa Vittoria Doretti della Asl 9 di Grosseto, responsabile del Codice Rosa. E poi Loriana Landi, volontaria dell’associazione La Farfalla, l’oncologa Anna Paola Pecci, radioterapista e psicoterapeuta dell’ospedale grossetano mentre per la parte artistica hanno partecipato Tiziana Selmi ed Elisa e Claudia Bellini.
A conclusione del dibattito ha riscosso grande successo il monologo “Una donna sola (ovvero mio marito non mi fa mancar niente)” di Franca Rame interpretato da Caterina Boschi con la regia di Marco Lombardi. I genitori di Gianna, Sandro e Gabriela (dai quali sta prendendo forma il progetto “Il Sorriso di Gianna”), ringraziano tutti coloro che hanno partecipato e dato il loro contributo.