GROSSETO – Un patentino per poter gestire tutte quelle apparecchiature contenenti gas effetto serra. È l’intento di Cna che a tal proposito sta incontrando le imprese interessate a conseguire una certificazione (il cosiddetto patentino del frigorista) di cui dovranno entrare in possesso operatori e imprese (in Maremma sono circa mille tra installatori, manutentori e autoriparatori). La ccertificazione, già presente ad un punto di vista europeo, sta per entrare in vigore anche in Italia.
«È perciò necessario, e va fatto nei tempi più brevi – afferma il direttore Cna Renzo Alessandri -, focalizzare con precisione il fabbisogno di ogni singola impresa, procedere all’iscrizione, in via rigorosamente telematica, nel Registro nazionale tenuto dalle Camere di Commercio dei capoluogo di regione e richiedere, entro il 12 aprile, un’autorizzazione provvisoria ad operare. È da sottolineare che, decorsa questa data, l’autorizzazione provvisoria non potrà più essere chiesta: verrà quindi meno la possibilità di operare in deroga fino al conseguimento del “patentino” e l’attività dovrà essere sospesa.»
«Le aziende che ritengono di non poter procedere direttamente all’iscrizione, telematica, al Registro – prosegue Alessandri -, potranno ovviare rivolgendosi agli Uffici dell’Associazione (Fabio Capitani 0564 471210 – 3331031288 – f.capitani@cna-gr.it ). L’Associazione, nel frattempo, sta verificando la possibilità di convenzionarsi con una primaria azienda, certificata dal Ministero dell’Ambiente, per contenere i costi e garantire, agli operatori e alle imprese, le procedure d’esame e le attività formative che ai fini della certificazione saranno necessarie.»
«L’impegno primario – afferma Cna -, sarà volto a mantenere l’attività di formazione e certificazione in ambito provinciale; evitando alle imprese, oltre ai maggiori costi, le difficoltà indotte dalla necessità di raggiungere sedi d’esame collocate in altre città d’Italia. La situazione sopra descritta apre alle aziende abilitate alla certificazione un mercato di sicuro interesse. In tal senso, visto che stanno circolando, anche nella nostra provincia, proposte per la formazione e per la certificazione di persone e imprese apparentemente “interessanti” ma spesso “parziali”, si invitano gli interessati ad approfondire il dettaglio delle offerte ed a confrontarle, prima di sottoscrivere gli accordi, con quelle già in possesso dell’Associazione.»