BAGNO DI GAVORRANO – Non ci stanno i genitori dei ragazzi che frequentano la piscina di Bagno ad attendere la chiusura definitiva dell’impianto.
L’appello arriva direttamente via mail e si unisce alle richieste della società di nuoto; appello che è stato inviato anche agli uffici del comune di Gavorrano.
La chiusura della piscina, dicono i genitori, avrebbe «conseguenze disastrose sia per chi ci lavora sia per chi frequenta i corsi di nuoto».
«Ci siamo sempre trovati bene – aggiungono – sia per la competenza degli istruttori, per l’elasticità degli orari della piscina, sia per la gentilezza della reception». Genitori che in questi giorni si sono confrontati e che hanno ribadito la qualità del servizio offerto ai ragazzi.
«Riteniamo – hanno detto – che la chiusura della piscina sia un’opportunità negata all’attività di nuoto per tutti i bambini e per questo ci auguriamo che la situazione sia risolta».
La società si sta dando da fare per trovare una soluzione insieme al comune: ci sarà tempo fino al 15 di marzo per sbloccare la vicenda e trovare risorse da mettere a disposizione per gli interventi necessari, ma intanto il consiglio di amministrazione della società di nuoto ha deciso, insieme agli interessati, di ridurre del 30% i rimborsi spese per gli istruttori per far fronte a questo periodo di difficoltà.
«Noi vogliamo lavorare – dice Anna Paolotti, vicepresidente dell’associazione – e vogliamo una struttura efficiente per accogliere tutti coloro che sono interessati. Il nostro invito va quindi anche alle persone, di starci vicino e venire in piscina per sostenere le attività di una struttura così importante, anche a livello sociale, per il territorio».