GROSSETO – Si terrà questo giovedì (28 febbraio) il congresso provinciale delle Auser del comprensorio di Grosseto “Volontariato e promozione sociale”. Si tratta della fase conclusiva di un percorso di “riflessione” interna con cui l’Auser territoriale si avvia verso il congresso nazionale di marzo, per ridisegnare obiettivi e ruolo del volontariato alla luce delle urgenze portate dai continui cambiamenti sociali.
L’Auser della rete grossetana è composta da sette associazioni “Filo d’Argento” che svolgono servizi di aiuto alla persona, con un impegno del 90 percento in attività di accompagnamento verso strutture socio sanitarie e per servizi sociali. Nella zona gestita dalla Società della Salute COeSo del capoluogo, le Auser di Grosseto, Ribolla e Scansano contano 1.500 iscritti e 738 persone assistite, con 70 volontari che nell’ultimo anno hanno effettuato 2.427 viaggi percorrendo 108mila chilometri con gli 8 automezzi in dotazione. Nel distretto socio sanitario della SdS delle Colline Metallifere intervengono invece le Auser di Follonica, Massa Marittima, Scarlino e Gavorrano: col contributo di 2.300 soci e 90 volontari attivi, i viaggi fatti per accompagnare i 608 assistiti sono 2.900, per un totale di 102mila chilometri percorsi grazie alle 12 auto a disposizione delle associazioni.
Inoltre, gli operatori delle Auser grossetane sono attivi in molteplici attività a servizio della comunità: la cura e la vigilanza di aree verdi, parchi pubblici, musei, biblioteche, progetti di accoglienza coi nonni nelle scuole e iniziative ludiche rivolte ai più piccoli, turismo sociale. Senza dimenticare l’attività di sartoria dei laboratori di Ribolla, Gavorrano, Capalbio e Grosseto dedicati a mercatini di beneficenza e progetti di solidarietà internazionale.
All’Auser territoriale sono associati 9 centri sociali: lo storico “Tre saggi” di Follonica, “Puntone” di Scarlino, “Argento vivo” di Capalbio, il nuovo Centro sociale di Massa Marittima, e 5 centri sociali nel comune di Grosseto che al 31 dicembre 2012 ne contava 6. Questi centri hanno 3.500 soci e impegnano 150 volontari in attività ricreative, culturali, turistiche e campagne di solidarietà verso le persone bisognose e l’infanzia. “Finalmente – spiegano dall’Auser – possiamo rivendicare per tutti i centri una gestione sociale avanzata per l’attività svolta, moralmente impeccabile per come viene gestita e amministrata. A questo riguardo rimangono tuttavia aperti aspetti politico-amministrativi coi vari Comuni”.