GROSSETO – Nuovi bus sono in arrivo per rinnovare la flotta autobus di Tiemme all’insegna del rispetto dell’ambiente. Grazie, infatti, al contributo dell’Assessorato regionale ai Trasporto su fondi del Ministero dell’Ambiente, Tiemme è tra le 5 aziende di Tpl toscane a cui saranno distribuiti complessivamente circa 4.5 milioni di euro. Tiemme, in particolare, otterrà 1.190.000 euro che, uniti ad un’equivalente quota di autofinanziamento dell’Azienda, contribuiranno al rinnovo del parco autobus con l’inserimento di mezzi di ultima generazione e a basso impatto sull’ambiente.
Per l’azienda che gestisce i servizi di trasporto nei bacini di Arezzo, Grosseto, Siena e Piombino saranno 9 i nuovi mezzi urbani che saranno acquistati nei prossimi mesi, contribuendo a garantire così un importante innalzamento della qualità dei servizi erogati sui territori di competenza a favore degli utenti del Tpl.
«Dopo tanti anni di assenza – osserva il Consiglio di Amministrazione di Tiemme – torniamo finalmente a contare su fondamentali risorse statali e regionali per rinnovare il nostro parco autobus. Si tratta di un primo significativo atto che segna un’inversione di tendenza rispetto all’immobilismo che ha caratterizzato l’azione governativa degli ultimi anni, caratterizzati da pesanti tagli e da una costante disattenzione nei confronti delle problematiche di un settore chiave per l’intera collettività come quello dei trasporti pubblici».
«I 4.5 milioni di euro complessivamente individuati da questo bando rappresentano comunque una goccia nel mare. – aggiunge il CdA – Siamo però fiduciosi che il prossimo Governo nazionale torni ad inserire il Tpl tra le priorità della sua azione, riservando maggiore attenzione, in termini di risorse e investimenti, nei confronti di un settore dalle caratteristiche strategiche per il tessuto economico, ambientale e sociale del nostro Paese. In questo caso, infatti, le risorse ottenute da Tiemme saranno, come previsto dal bando, destinate all’acquisto di nuovi bus urbani ma sarà poi importante individuarne altre anche per il rinnovo di quelli extraurbani che ormai da molti anni non vengono più finanziati».