MONTEROTONDO MARITTIMO – «A cosa serve l’ampliamento del progetto di Solemme?» Se lo chuiede Grazieno Bianchi del comitato Geo ambiente e territorio. Bianchi ricorda come la Provincia abbia autorizzato «un progetto da 70 mila tonnellate l’anno di rifiuti da trattare (rispetto alle 26 mila attuali) ma con limitazione dei quantitativi della frazione organica ai livelli attuali. In pratica viene approvato l’ampliamento, ma si confermano i quantitativi del Piano interprovinciale di Area Vasta del 2008. Tuttavia il progetto di Solemme, presentato nel 2010, ipotizzava un ben differente scenario.
A fronte del totale di 70.000 tonnellate totali, Solemme chiedeva di trattare 30.000 t/a di FORSU (Frazione Organica da Rifiuti Solidi Urbani) e, ben conoscendo l’esclusiva del contratto tra Unieco e ATO9 per i rifiuti urbani da trattare nell’impianto Futura delle Strillaie, chiedeva di essere autorizzata a reperire questo quantitativo da fuori ATO, con specifica deroga alle normative vigenti. L’autorizzazione rilasciata, non consente proprio di trattare le 30.000 t/a di FORSU richieste, ma allora a che serve la costruzione di un megaimpianto che lavorerà gli stessi quantitativi dell’impianto attuale? Inoltre, se per la carenza di rifiuti urbani nell’ATO si paventano penali da pagare a Unieco, da dove verranno e cosa conterranno quelli reperiti da Solemme?