di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Nasce Agrinsieme, l’alleanza tra Cia, Confagricolutra e Cooperative agroalimentari. Un modo per fare sistema, perché, anche nel settore dell’agricoltura, l’unione fa la forza se ci sono da combattere problematiche comuni. Contestualmente il nuovo coordinamento, che rappresenta il 30% del valore dell’agroalimentare italiano, prepara un documento da consegnare alle forze politiche, unito ad un incontro previsto per venerdì 15 febbraio presso la Camera di Commercio di Grosseto. Tra i punti salienti del documento figurano cinque aree individuate che, secondo Agrinsieme, devono avere una via prioritaria e unita ad una azione incisiva dal punto di vista politico: accesso al credito, abbassamento della pressione fiscale, incentivare il mercato del lavoro anche dal punto di vista del ricambio generazionale, green economy e sostegno alla ricerca e all’innovazione.
Agrinsieme ha presentato anche alcune regole per inquadrare meglio tempi e modi di svolgimento dell’incontro con le forze politiche in prossimità delle elezioni. La convocazione, ad esempio, avverrà esclusivamente a mezzo stampa e sui quotidiani locali, mentre i partiti dovranno comunicare alla segreteria di Confagricoltura o Cia, via mail, l’adesione entro il 13 febbraio. Il documento programmatico verrà consegnato ai partiti politici che vorranno partecipare, gli stessi avranno a disposizione 10 minuti di tempo per esporre le proposte sul sistema agroalimentare. I partiti politici, inoltre, potranno utilizzare il tempo a disposizione per far intervenire più candidati, ma non sono ammesse repliche da parte di nessuno.
«E’ un documento che viene presentato a ridosso delle elezioni politiche – spiega Enrico Rabazzi, presidente Cia Grosseto -, forse il momento più opportuno per stimolare il confronto. Occorre precisare che il documento nasce da un percorso d’intenti comune, per risolvere le problematiche affliggono il settore agricolo». Rincara la dose Antonfrancesco Vivarelli Colonna, presidente di Confagricoltura Grosseto: «A quanto detto in precedenza aggiungiamo che controlleremo l’operato dei politici una volta eletti, perché è troppo facile promettere e poi non mantenere. Non a caso il nostro slogan è “poche parole e tanti fatti”».