Rinnovate le cariche dell’associazione che promuove il territorio e le tradizioni; dodici i consiglieri del Cda; la presidenza affidata a Maurizio Cavicchioli
Gavorrano – Rinnovo dei vertici per la Nuova associazione Pro Loco Gavorranese. Questi i consiglieri nominati durante l’ultima assemblea ordinaria dei soci: Francesco Anedda, Salvatore Aquilino, Moreno Baldinacci, Grazia Balloni, Marcello Cavicchioli, Serenella Cecchetti, Ilio Fabbri, Alessandro Grassini, Alberta Guidi, Adriana Sarmiento, Patrizia Scapin, Ester Tutini. Durante la successiva riunione del Consiglio di amministrazione, poi, sono stati nominati il Presidente, Marcello Cavicchioli, il vicepresidente, Patrizia Scapin, il segretario Ilio Fabbri, e il cassiere, il presidente uscente Ester Tutini.
Molte anche le manifestazioni previste per l’anno in corso: dall’ormai consolidato Salto della contessa, che si svolgerà il 7 Agosto, alla festa di santa Barbara, dal palio dello Zendado, alla Festa di benvenuto del turista.
La Pro Loco e il folklore: in alto il corteo storico che sfila per il Salto della Contessa uno degli eventi organizzati dall’associazione gavorranese
«Auspichiamo – si legge nella nota della Pro Loco – che il Premio di poesia “Dante Boschi”, organizzato quest’anno per la prima volta, possa essere ripetuto, sostenuto dal grande successo di adesioni della prima edizione».
La Pro Loco garantirà poi anche l’apertura dell’Ufficio Turistico nel periodo estivo, un servizio molto importante per la promozione del territorio, l’accoglienza dei turisti e l’informazione sugli eventi.
«Continueremo ad appellarci all’Amministrazione Comunale perché venga restaurato il Monumento al Minatore e trovata una soluzione per difenderlo dalle intemperie – affermano ancora – un luogo sacro perché rappresenta le radici del Parco Minerario nel cuore del paese e come tale deve ritornare ad avere la sua dignità.»
La Pro Loco si dice infine disponibile a collaborare alle iniziative che verranno proposte sia dall’Amministrazione Comunale, sia dalle altre Associazioni, «nella consapevolezza – concludono – che la crescita di un paese si realizza solo nella sinergia di tutte le sue componenti.»