GROSSETO – «Il maltempo che in questi giorni colpisce ancora la Maremma ci suggerisce di formulare riflessioni e proposte, capaci di evitare che tragedie simili all’ultima alluvione si possano pericolosamente ripetere». Così il presidente di Coldiretti, Francesco Viaggi, entra nel merito della gestione del territorio, per sostenere la politica del Consorzio di bonifica grossetana. «Nuovi eventi simili a quelli che hanno colpito pesantemente il territorio e la nostra economia – prosegue – rischierebbero di compromettere irreparabilmente l’intera filiera agricola. Il 2012 è stato un anno difficilissimo, e si sono susseguiti accadimenti che non eravamo abituati a registrare in un solo anno. Dall’imponente nevicata di febbraio, alla straordinaria siccità primaverile e estiva, fino alle disastrose alluvioni autunnali. La gestione dell’acqua è politica determinate per la tutela del territorio, e non soltanto per evitare alluvioni, ma anche per supplire, con la creazioni di invasi, al problema della siccità».
Secondo Viaggi occorre dunque condividere le considerazioni, formulate in questi giorni sulla stampa locale, dal presidente del Consorzio di bonifica, Fabio Bellacchi. «La messa in sicurezza del fiume Ombrone e degli altri corsi d’acqua – concorda – che possano avere un grado di pericolosità per il territorio, necessita di tre tipi di intervento: taglio delle piante con mantenimento delle radici, eliminazione dei detriti che si accumulano nell’alveo, e consolidamento degli argini».
Per il presidente di Coldiretti la pulizia continua dell’alveo dei fiumi non soltanto consentirà all’acqua di defluire regolarmente, anche nel caso di piena, ma col consolidamento degli argini sarà possibile monitorare costantemente l’intero sistema idrologico. Coldiretti auspica dunque che le azioni degli enti preposti alla salvaguardia del territorio convergano in un unico progetto, «e quello proposto da Fabio Bellacchi – conclude Viaggi – ci sembra valido, perché l’Ombrone non sia più una minaccia, ma una risorsa. Risorsa che potrà essere tutelata anche con la collaborazione delle aziende agricole, attrezzate alla realizzazione, per conto della Bonifica, di piccoli interventi di manutenzione idraulica».