GROSSETO – Riportare al centro dell’agenda Ue le imprese del territorio. È l’obiettivo che si è prefisso Confesercenti che per questo motivo ha incontrato i candidati locali alle prossime elezioni europei.
La Giunta Confesercenti si è confrontata con i candidati locali dei vari partiti per il Parlamento Europeo: nell’ordine Mario Pellegrini, candidato di FdI, Valentina Corsetti, candidata nelle liste di Forza Italia, ed infine Teresa Bartoli ed Elena Improta del Pd.
«La serie di incontri nasce dalla necessità di dare maggiore attenzione alle imprese del territorio, che sembrano ormai diventate vere e proprie imprese fantasma nei programmi dei partiti, dove si possono trovare al riguardo solo sporadici riferimenti. Non c’è traccia, inoltre, di azioni dedicate a questo mondo» afferma Confesercenti.
L’associazione tramite il direttore provinciale Andrea Biondi ha illustrato ai candidati il documento elaborato da Confesercenti nazionale per l’appuntamento delle elezioni europee del prossimo 8 e 9 giugno, per chiedere ai candidati di assumere impegni in relazione alle principali questioni aperte per l’imprenditoria del territorio.
«A partire dalla questione Bolkestein: dopo 15 anni di caos normativo, un provvedimento che avrebbe dovuto favorire lo sviluppo economico si è trasformato in un freno per interi settori. Bisogna apportare le necessarie correzioni».
Tra i temi anche le grandi piattaforme online internazionali: per commercio e turismo dei territori, l’assenza di regole favorisce squilibri competitivi e concorrenziali. Una perdita di ricchezza che emigra dal territorio alle piattaforme e depaupera le economie locali.
Altro punto la tutela del commercio di vicinato: serve un impegno dell’Europa, con iniziative e leggi di supporto. A questo proposito, Confesercenti propone l’istituzione della Giornata Europea del Commercio dei Territori, per testimoniare l’importanza delle imprese radicate nei territori.
Gli incontri di dialogo organizzati dall’associazione sono stati voluti da Confesercenti Grosseto anche per avvicinare le candidature locali alle imprese e cittadini del territorio, come stimolo alla partecipazione alla prossima competizione elettorale che rischia di raccogliere una forte astensione, ledendo il sistema di rappresentanza democratica, del quale le associazioni di categorie sono un tassello fondamentale.