FOLLONICA – «E’ il momento di gettare la basi per quella discontinuità di cui Follonica ha bisogno e questo potrà essere reso possibile dando fiducia al nostro progetto politico, a forte trazione civica, che si prefigge innanzitutto di ascoltare la cittadinanza per poi offrire soluzioni condivise e non imposte dall’alto».
A dirlo il candidato a sindaco Matteo Buoncristiani, che guida una coalizione civica, supportata anche dal centrodestra.
L’occasione è l’apertura della sede elettorale di Buoncristiani inaugurata oggi, 21 maggio, in via Marconi 20, durante la quale il candidato ha anche parlato del suo progetto per portare Follonica nel futuro: «Purtroppo – spiega – le ultime amministrazioni comunali hanno lasciato una città ferma, che si proietta nel futuro senza una visione strategica, chiara ed uniforme, che subisce gli eventi senza esserne minimamente protagonista, come dimostrato dall’assenza di un Piano Operativo, che si fa attendere da troppi anni, e di un serio piano del verde. I risultati sono evidenti e sotto gli occhi di tutti e soprattutto di chi in questi anni ha provato a “fare” qualcosa. Troppo spesso, infatti, gli sforzi del pubblico e del privato sono stati verso il superamento di un percorso ad ostacoli che ha fatto perdere di vista il fine ultimo di ogni intervento, disperdendo energie in processi poco comprensibili, con tempi non sostenibili, mettendo in crisi i dipendenti pubblici, lasciati senza strumenti chiari ed in prima linea, senza la dovuta “protezione” di una azione politica chiara ed efficace».
«Questo si può cambiare – aggiunge Buoncristiani – solo se procederemo velocemente verso un disegno chiaro e ben comprensibile a tutti della città che vogliamo, tornando alla progettualità e alla pianificazione aperta alle migliori risorse cittadine, pubbliche e private, in modo da poter prima immaginare e poi realizzare quella che potrà essere Follonica tra 10 o 20 anni, dando un indirizzo univoco, coerente ed omogeneo all’azione amministrativa. Follonica ha un potenziale incredibile, ad oggi quasi inespresso, se non limitatamente alla stagione estiva».
Un indirizzo che emerge chiaro dai dieci punti in cui si articola il programma:
– Sicurezza e prevenzione: tutti i principali indicatori evidenziano, senza alcuna possibilità di replica, come Follonica sia indubbiamente meno sicura rispetto al passato con un trend negativo assolutamente preoccupante. Pertanto, è di tutta evidenza come si debba procedere con estrema sollecitudine
– Decoro e pulizia: una prerogativa imprescindibile dell’azione di governo, sarà quella di tornare ad occuparsi dell’ordinario, ossia la manutenzione e la pulizia del territorio comunale, inteso come strade, marciapiedi, parcheggi, piste ciclabile, aree verdi, parchi, canali e beni immobili, che sono da troppo tempo in stato di grave e generalizzata trascuratezza, per poi innovarli, con progetti via via più complessi ed articolati.
– Casa e residenti: le politiche abitative purtroppo sono davvero inadeguate, come dimostra la perdita costante di circa 300 residenti all’anno, e, in una città come Follonica dove il prezzo delle abitazioni è davvero molto alto, dare opportunità abitative non solo è prioritario ma diventa addirittura una questione di giustizia sostanziale. Il motivo è la mancanza di programmazione, la mancanza di un Piano Operativo che preveda soluzioni al problema, con aree dedicate, previsioni urbanistiche, prefigurazioni, insomma di un approccio politico consapevole e innovativo.
– Servizi ed efficienza: tra la cittadinanza si riscontra la voglia di partecipare al processo decisionale amministrativo, chiedendo di poter intervenire e proporre le proprie istanze e legittime osservazioni. Pertanto si ritiene opportuno realizzare gli strumenti necessari a garantire una maggiore partecipazione dei cittadini nella vita del Comune e della città.
Il nostro impegno costante, in termini di servizi, guarderà alla cura delle aree cani e delle colonie feline che spaziano in tutta la città, alla diffusione di una cultura animalista, all’insegnamento fin da bambini del rispetto degli animali.
– Sociale e sanità: occorre, anche in questo caso, una forte discontinuità con il passato, ripensando l’offerta sanitaria non solo a Follonica ma anche nell’intero Distretto Sanitario delle Colline Metallifere, gravemente sottodimensionato, iniziando da un maggiore impegno economico e dalla immediata riorganizzazione di un distretto socio sanitario autonomo. Pertanto, occorre fin da subito attivare un confronto serio e concreto con l’Azienda USL Toscana Sud Est, e la Società della Salute per richiedere il potenziamento dei servizi e del finanziamento al Terzo Settore, un maggior numero di medici, che possano garantire una presenza continuativa presso il Punto di Primo Soccorso di Follonica. Naturalmente, qualora questo non fosse possibile o non fosse fattibile, lavoreremo per cercare di dare analoghi servizi mediante l’assunzione, da parte del Comune stesso, di personale medico ed infermieristico, in modo che si possa sopperire almeno parzialmente alle mancanze dell’assistenza sanitaria locale, non più ulteriormente tollerabili.
– Ambiente e visione: la città si dovrà rigenerare attraverso la riorganizzazione e demineralizzazione dello spazio pubblico, attraverso una serie di sistemi per gestire le acque di pioggia (anche le cosiddette “bombe d’acqua”), senza realizzare fognature, recuperando tutto il possibile per l’irrigazione. In particolare sistemeremo i sottopassi e lavoreremo per mettere al sicuro dalle bombe d’acqua tutta la città , con sistemi innovativi naturali ed ecologici. Su questi temi è necessario approfondire quanto prima, aprire una serie di confronti formativi sia con la popolazione, con gli imprenditori che con gli Enti, in modo da integrare i regolamenti edilizi ed urbanistici, oggi fermi a tecniche e previsioni quantitative di molti anni fa, al fine di innescare un meccanismo virtuoso di vera rigenerazione verde ed urbana. La nostra amata città, inserita in un contesto ambientale di rara bellezza, è stata per troppo tempo pesantemente gravata da compromessi figli di logiche ormai superate e non più sostenibili. Pertanto, è giunto il momento di tornare a prenderci cura dell’ambiente in cui tutti noi viviamo, cercando di tutelarne l’equilibrio e la salubrità. Ci si deve quindi ispirare alle migliori pratiche di sostenibilità ambientale, affinché si possa davvero realizzare un progetto di ampio respiro, idoneo a seminare anche nelle nuove generazioni il rispetto dovuto all’ambiente dove viviamo.
– Verde e mobilità: oggi siamo senza un piano del verde, strumento essenziale per controllare e pianificare lo spazio pubblico. Chiunque passeggi per la città, può vedere lo stato del verde puntuale (alberi lungo le strade): oltre alle capitozzature ed alle potature sbagliate, è evidente il problema delle radici che distruggono i marciapiedi ed il manto stradale, con pericolo per pedoni, auto e bici.
Un serio piano del verde deve indicare quali alberi mettere e che necessità questi abbiano di spazio a terra in funzione delle radici. Spesso gli alberi sono messi a dimora a caso e in numero molto limitato, continuando a puntare sulle fioriere, che esigono manutenzione e molta acqua (vedi via Roma ed aree limitrofe), senza portare alcuna qualità allo spazio pubblico. L’aumento dell’uso virtuoso dello spazio pubblico porterà sempre più ad una maggiore richiesta di piste ciclabili e bike line, come accaduto negli anni in molte realtà che ormai stanno abbandonando l’auto. L’ultimo elemento sarà rappresentato da un aumento sostanzioso del servizio pubblico, in inverno per i cittadini (oggi in pratica sparito, per mancanza di finanziamento da parte del Comune), ed in estate per i turisti, con navette dai parcheggi scambiatori esistenti (per esempio da quello pubblico dell’ippodromo, abbandonato)
– Turismo e territorio: è fondamentale tornare ad incentivare e sostenere in modo concreto le attività turistiche e tutti gli operatori che se ne occupano, con l’istituzione di un tavolo permanente del Turismo che si occupi di organizzare gli eventi, gestirli in modo sinergico con tutte le realtà cittadine che potrebbero essere coinvolte, in modo che si possa avere una gestione efficiente ed efficace delle risorse turistiche. Inoltre, è necessario promuovere in modo professionale l’offerta turistica follonichese sui vari canali pubblicitari. Sarà indispensabile lavorare per la destagionalizzazione del turismo, concentrando risorse anche sul turismo enogastronomico, culturale e sportivo. Infine, occorrerà sostenere con misure idonee l’operatività degli attori, ascoltando quali sono le loro criticità per poi proporre soluzioni condivise, come l’adozione di misure finalizzate alla creazione di alloggi per i lavoratori stagionali non residenti nel comune.
– Urbanistica e opere pubbliche: Follonica possiede un patrimonio immobiliare di inestimabile valore, purtroppo ad oggi del tutto sottosviluppato e in numerosi casi anche in evidente stato di abbandono. Non è più ulteriormente procrastinabile, quindi, procedere al riassetto del patrimonio immobiliare comunale, così da poter liberare risorse ingentissime da destinare, oltre all’abbattimento del debito comunale, alla realizzazione delle opere pubbliche che Follonica aspetta da decenni, così da poter ridisegnare la città con una visione strategica d’insieme. In via di prima approssimazione, l’area dell’ex Ilva dovrà finalmente ottenere dignità di quartiere, sono necessari una riqualificazione della zona industriale e dell’area del Circolo Cala Violina, il rifacimento di viale Italia zona Pratoranieri, la realizzazione della cittadella del carnevale, la ristrutturazione del Casello Idraulico e la riqualificazione del suo giardino, solo per fare alcuni esempi.
– Lavoro e Cooperazione : Puntare a produrre reddito, invece che rendita, attraverso lo sviluppo e la coesistenza armonica di turismo e industria. Favorire la destagionalizzazione anche puntando su cultura e sport, sostenendo tutte le realtà eccellenti, associative o singole persone, che a Follonica esistono e sono poco valorizzate.