ORBETELLO – «A gennaio si vociferava che sarebbe stato tolto il radiologo notturno e, dopo l’indignazione del sindaco, la Asl assicurò che nulla sarebbe cambiato. Dopo una settimana, il radiologo fu tolto e la notte ed i festivi non è più possibile eseguire ecografie ne tac con mezzo di contrasto».
Così il gruppo consiliare di minoranza Alternativa Orbello in un nota.
«I pazienti acuti che necessitano di tale diagnostica e che arrivano al pronto soccorso di orbetello, vengono inviati a Grosseto. Il nostro ospedale che è dotato di un reparto di terapia intensiva non può fare le tc con mezzo di contrasto di notte nei giorni feriali, tantomeno in quelli festivi. Il sindaco dice di essere stato rassicurato dall’Asl, fatto sta che il radiologo viene tolto. A maggio l’amministrazione Casamenti si indigna, telefona al dottor Forti, direttore del presidio ospedaliero di Orbetello, perché due medici della medicina vengono spostati a Grosseto e in queste condizioni il nostro ospedale non sarà più in grado di avere una guardia interna notturna di medicina. Ci chiediamo, chi coprirà il servizio? Il medico di pronto soccorso o l’anestesista di turno»?
« Nella zona sud, la conferenza dei sindaci deve usare tutta la forza politica per difendere il nostro ospedale. Purtroppo i tagli economici alla sanità determinati dal Governo stanno dando i loro frutti a livello territoriale, così come la mancanza di personale e il blocco del tetto delle assunzioni. La coperta è molto corta e ci sembra che la nostra zona sia molto scoperta. Non basta una telefonata o una dichiarazione alla stampa, tra l’altro quando ormai le decisioni sono già state prese e tornare indietro risulta impossibile. La conferenza dei sindaci è un organismo che dovrebbe difendere prima il benessere dei cittadini e come tali anche di tutti i sanitari che si trovano a lavorare in condizioni disastrate perché ormai interessi meramente politici sovrastano il bene comune».
« Siamo tutti indignati per cosa sta succedendo e non crediamo più nelle parole rassicuranti dell’Azienda che ormai ha dimostrato di fare le sue scelte economiche tenendo buoni gli amministratori locali con “false rassicurazioni”. Pronti a scaricarsi le proprie responsabilità dando la colpa ad altri ma di fatto non concludendo nulla per i cittadini. Sappiamo che la politica sanitaria è molto complessa, ma sappiamo anche che le scelte non sono mai fatte oggi per domani».
«Fatto sta che solo il nostro sindaco apprende le cose quando sono già accadute. Questo vuole dire che non conosce affatto quello che avviene nel nostro nosocomio. La sanità pubblica va difesa, e per farlo non basta una telefonata ad un direttore di presidio solo per facciata o propaganda elettorale, perché poi sono i cittadini a pagarne le spese quando arrivano di notte al pronto soccorso e non trovano neanche chi fa loro un’ecografia. Caro sindaco, faccia sentire la voce dei suoi cittadini ai tavoli decisionali, noi per la difesa della sanità pubblica ci saremo sempre».