SATURNIA – Cultura, tradizioni, civiltà della Maremma. Si ispira a queste tematiche la mostra “Paride Pascucci. Volti e storie della Maremma”, a cura di Marco Firmati e Francesca Petrucci, inaugurata il 20 aprile al Polo culturale “Pietro Aldi” di Saturnia, struttura di Tema Vita, la mutua di Banca Tema.
La rassegna è dedicata, nel settantesimo anniversario della morte, al pittore mancianese Paride Pascucci, nato il 30 settembre 1866 e scomparso il 2 luglio del ’54, all’età di 88 anni. Si tratta di un artista già ben noto al Polo Aldi, che nel 2021 aveva ospitato alcuni suoi dipinti in una mostra sui paesaggi maremmani, e, in generale, alla comunità artistica del territorio, per l’elevatissimo pregio della sua produzione e per l’importante ruolo che ha ricoperto per decenni, pur conducendo una vita riservatissima, nel panorama pittorico nazionale.
Stavolta, però, il progetto è molto più ampio, ha avuto come obiettivi una revisione critica della formazione e della produzione artistica di Pascucci e una ricerca molto approfondita di opere, inedite o raramente esposte, possedute da privati o da istituzioni pubbliche. Il risultato, frutto di un lavoro degli studiosi protrattosi per mesi, è di grande valore e si può ammirare non solo presso il Polo Aldi, a Saturnia (la mostra rimarrà aperta fino al 3 novembre), ma anche presso il Polo culturale Le Clarisse di Grosseto, che ospita fino al 12 maggio le collezioni grossetane, e, grazie alla rete attivata per l’occasione, nel Comune e nella Chiesa di San Leonardo a Manciano.
Appare così evidente che l’attenzione alla cultura, alle tradizioni e alla civiltà della Maremma di Tema Vita non è una visione “localistica” di quanto avvenuto in questa terra ai tempi di Pietro Aldi (1852-1888) e poi di Pascucci e dai due artisti così ben interpretato e rappresentato, ma, al contrario, costituisce un’apertura al mondo, una proiezione dei valori espressi dalla Maremma, non solo in materia pittorica, di cui Tema Vita si fa portatrice.
È quanto hanno detto, in occasione della cerimonia di apertura, Massimo Barbini, Presidente di Tema Vita, e Francesco Gentili, vice-Presidente della mutua di Banca Tema, e che è stato efficacemente ribadito, più di quanto possano fare le parole, da una gradita sorpresa, l’esibizione, dal vivo, dei Cantori della tradizione maremmana, guidati da Mauro Chechi, accompagnati da grandi applausi. “Un’occasione importante – è stato affermato dai vertici di Tema Vita – per identificare le tradizioni, la storia, la cultura, la bellezza di un territorio e quindi di individuarne l’identità. Ma anche per creare occasioni di crescita culturale e di valorizzazione delle risorse della Maremma e per proporre nuovi e diversi itinerari a visitatori e turisti”.
Alla vernice, oltre ai curatori Firmati e Petrucci, componenti del comitato scientifico, hanno dato il proprio contributo anche Mauro Papa, Direttore del Polo Le Clarisse di Grosseto, e Matteo Bartolini, consigliere delegato alla cultura del Comune di Manciano.
Negli spazi espositivi del Polo culturale di Saturnia, alle collezioni permanenti di Pietro Aldi, sono ora affiancate diciassette opere, per lo più di grandi dimensioni, di Paride Pascucci, che ben illustrano e documentano l’ispirazione e i temi cari a questo pittore, “ancora non sufficientemente noto – sottolinea Marco Firmati, direttore del Polo Aldi – nonostante l’apprezzamento di cui godette, a livello nazionale, nei primi decenni del ‘900, e il ruolo di caposcuola che ha avuto per molti artisti grossetani, rimanendo efficace e ineguagliato interprete della Maremma tra Ottocento e Novecento”.
Fin dall’inizio della sua attività (il primo quadro è datato 1895), propose la sua piena adesione al realismo, orientamento stilistico lungo l’intera esistenza. “Pascucci rappresenta la Maremma povera ma dolce – afferma Mauro Papa –, fatta di coesione sociale, di rapporti solidali all’interno di comunità che si vogliono bene; una Maremma, sotto il profilo paesaggistico, ubertosa, solare, della mezzadria, non del latifondo, collinare, diversa dagli stereotipi. Pascucci rappresenta la Maremma e il suo popolo che lui conosce bene, di cui è amico in modo empatico, sentimentalmente coinvolto, gli sta davvero a cuore, non finge, e per questo non scende a compromessi e si isola, negli anni ’30 si ritira a Manciano”.
Aldi e Pascucci (“le due massime glorie artistiche maremmane”) erano strettamente imparentati e, come afferma Francesca Petrucci, si può “ipotizzare che Aldi abbia aiutato il giovane promettente”, consigliandogli di iscriversi all’Istituto di Belle Arti di Siena. “Il risultato delle ricerche su Pascucci – prosegue Petrucci – è andato oltre le nostre migliori previsioni, sono venuti alla luce tanti aspetti finora trascurati o omessi, anche per volontà precisa dell’artista che era schivo ma per tutta la vita ha costruito il suo personaggio che non voleva mescolarsi con gli altri, vivendo in maniera del tutto indipendente e autonoma; ma in realtà, fin dall’inizio, gli ha arriso il successo, era molto apprezzato da tutta la società artistica romana ed era molto ben visto anche dai colleghi. È stato sempre molto inserito nella comunità artistica del suo tempo e appunto questo è uno dei risultati che sono venuti alla luce inaspettatamente dai nuovi studi”.
“Le opere in mostra parlano da sole – conclude Firmati –, raccontano momenti di solitudine e di allegria, esprimono miseria ed eroismo, sottendono cocciuta tenacia e infinita speranza: la grande forza del talento di Pascucci saprà farsi comprendere e apprezzare da chi vorrà guardare le sue tele con sguardo limpido e animo sincero”.
In occasione dell’inaugurazione sono state annunciate, tra le prossime iniziative di Tema Vita, una nuova campagna di rimborsi delle spese per la prevenzione e la cura, con sussidi fino al 50% dei costi sostenuti dai soci, e una mostra fotografica sulla famiglia Spadolini che sarà inaugurata il 29 giugno alla Cantina Vignaioli di Scansano.
Per gli orari di apertura del Polo Aldi, consultare il sito www.poloaldi.it, per tutte le iniziative della mutua Tema Vita, consultare www.temavita.it.