GAVORRANO – “Ci vediamo costretti a convocare un Consiglio straordinario per approvare il Piano economico e finanziario (Pef), e conseguentemente le tariffe Tari, entro i termini stabiliti dalla normativa. Questo atto si è reso necessario poiché fino a domani sera non abbiamo la certezza che l’emendamento in cui è inserita la proroga per l’approvazione di tali atti, dal 30 aprile al 30 giugno, sia accolto dall’esecutivo”, spiega la maggioranza del Consiglio comunale di Gavorrano.
“È da due mesi che la premier ed i suoi alleati di Governo sono presi da litigi, battaglie e contraddizioni interne, tutte ben evidenziate dalle cronache nazionali in vista delle elezioni europee – proseguono i consiglieri -. Tra un ‘Vannacci capolista’ ed un ‘Votate Giorgia’, questo Governo lascia di fatto tutta la responsabilità amministrativa ai Consigli comunali, chiamati ad approvare il Pef trasmesso da Ato ai vari enti il 22 aprile, cioè solo otto giorni prima dalla scadenza normativa”.
“Pef – aggiungono – che è bene ricordare costituisce (insieme alle indicazioni di Arera) la base per il calcolo della tariffa Tari per l’anno in corso, e che quindi meriterebbe ben più tempo per essere approfondito, data anche la pressoché inesistente possibilità di manovra per i Comuni all’interno di esso. Se l’emendamento del Governo verrà approvato da Senato e Camera come auspicabile, provvederemo alla modifica del regolamento e quindi delle tariffe”.
“Detto ciò va ribadito che continueremo ad amministrare ed a lavorare coscienti che il servizio rifiuti, dove il Comune si trova nella veste di esattore per conto dell’azienda che gestisce tale attività, vada monitorato quotidianamente per garantire un livello qualitativo sempre migliore in una materia estremamente complessa che tocca direttamente ogni cittadino del nostro Comune”, conclude la maggioranza gavorranese.