ORBETELLO – “La manifestazione che abbiamo organizzato in piazza del Plebiscito nel pomeriggio del 25 aprile a Orbetello è stata un successo”. A dirlo sono Francesco Bellumori, Matteo Porta e Stella Traupe.
“L’evento ha visto la partecipazione di oltre 100 persone di tutte le età – proseguono -, dimostrando che è presente nel tessuto sociale un forte bisogno di scendere in piazza per rivendicare il valore dell’antifascismo e per contribuire attivamente ad un dialogo costruttivo e plurale, che educhi alla partecipazione e che sia un’opportunità di crescita ed informazione collettiva”.
Sono intervenute, oltre agli organizzatori del Collettivo Kairos e dei Giovani Democratici, rappresentanti di Cgil Orbetello, Spi Cgil Capalbio-Orbetello, Anpi, Alternativa Orbetello, Sinistra Italiana e Partito Democratico.
“Oltre a ciò, abbiamo assistito a numerosi interventi liberi da parte di cittadine e di cittadini – affermano Bellumori, Porta e Traupe -, riscontrando l’esigenza di costruire una prospettiva diversa di società e di paese, proprio a partire dai valori rappresentati dalla Festa della Liberazione. Antifascismo oggi vuol dire uguaglianza sostanziale di tutte le persone, tutela dei diritti costituzionali, difesa della democrazia, della libertà, della pace e impegno per la giustizia sociale”.
“Il confronto in piazza, partendo dalla liberazione del nostro paese, ha cercato di attualizzare le tematiche sollevate: dalla riflessione attorno all’operato del governo centrale (censura, repressione e criminalizzazione del dissenso, precettazioni di scioperi, xenofobia, attacchi nei confronti delle minoranze) fino a quello della nostra amministrazione comunale, di cui ricordiamo la delibera di giunta volta a intimidire la parte di popolazione che tenta di praticare legittima critica, e l’attacco alla libertà di espressione nei confronti di Anima Scenica”.
“Oltre a ciò, è stata affrontata la causa femminista e la questione palestinese, temi importanti da approfondire in una giornata come questa, in modo da non rendere la Festa della Liberazione un atto puramente simbolico e celebrativo, ma farne un momento di riflessione più globale, rivolto all’odierno – concludono -. Ribadiamo che il 25 aprile è (o dovrebbe essere) la festa di tutti gli italiani, ed è proprio per questo che ci chiediamo perché l’amministrazione, invitata a partecipare all’evento, non si sia invece presentata. Ieri, ad Orbetello e in tutta Italia, la cittadinanza ha saputo rivendicare questa celebrazione. Ora e sempre resistenza”.