GAVORRANO – Continua l’impegno di Opus automazione verso la formazione e il mondo della scuola. Nei giorni scorsi l’azienda hi-tech con sede a Gavorrano ha ospitato gli studenti della classe quinta dell’Istituto professionale “Alessandro Volta” di Piombino.
I ragazzi hanno potuto visitare i vari reparti e comprendere al meglio quali sono le fasi produttive aziendali, dalla progettazione dei processi di automazione, alla commercializzazione dei prodotti fino alla parte amministrativa. Il programma rivolto alle scuole del territorio proseguirà anche in futuro: una delle mission di Opus ha al centro proprio la formazione, perché solo investendo sulle generazioni future sarà possibile avere a disposizione nuovi professionisti per dare continuità allo sviluppo aziendale ma anche del territorio.
«La sede di Gavorrano – spiega Stefano Batistini, Ceo di Opus – è sempre aperta agli studenti: loro rappresentano l’avvenire, senza una visione a lungo termine un’impresa come la nostra non potrebbe esistere».
Più di 25 anni fa, quattro giovani professionisti, Stefano Batistini, Ines Brbic, Gabriele Cavicchioli e Simone Gabbricci, hanno scommesso sul loro futuro dando vita ad un’azienda manifatturiera che dalla Maremma oggi opera in tutto il mondo.
«Quel sogno ha reso tutto questo possibile – continua Batistini –: la speranza è che, facendo percepire ai ragazzi la passione che ci spinse anni fa e che continua a muovere ogni ingranaggio della nostra azienda, trovino la loro strada e perché no, inizino un percorso formativo per poi entrare a fare parte del team di Opus. Il rapporto tra la scuola e il mondo del lavoro dà origine a uno scambio virtuoso che porta benefici a entrambe le parti, con l’obiettivo comune di formare nuovi professionisti che purtroppo talvolta mancano. Nella provincia di Grosseto abbiamo una grande necessità di personale specializzato, e quindi, poter mostrare agli studenti che si accingono a scegliere il loro percorso universitario ciò che facciamo, è per noi di fondamentale importanza. I ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con i referenti e i dipendenti aziendali così da capire direttamente dagli addetti ai lavori le dinamiche di un’impresa e soprattutto se quella professione potrebbe rappresentare il loro futuro».