PORTO ERCOLE – “Una clamorosa scoperta ha sconvolto il Consiglio comunale di Monte Argentario: la delibera per l’approvazione del piano attuativo dell’Ex Cirio a Porto Ercole, già adottato il 17 novembre 2023, è stata ritirata all’ultimo minuto”. Ad annunciarlo i consiglieri di opposizione Marco Nieto,Maria Sabatinib Anna Laura Fedele del gruppo Per l’Argentario.
“Il motivo? Un incredibile errore – affermano -: i termini per l’approvazione del piano attuativo, stabiliti dalla legge regionale 65 del 2014, erano scaduti il 31 dicembre 2023, perché trascorsi cinque anni dall’ultima variante urbanistica per l’Ex Cirio. La svista è stata scoperta solo il giorno prima della discussione in Consiglio comunale del 28 marzo 2024, creando un terremoto politico”.
“Un progetto atteso da anni, in quanto il piano attuativo dell’Ex Cirio rappresenta un progetto di grande importanza per Porto Ercole – dice Per l’argentario -. L’area, in stato di abbandono da decenni, attendeva da anni una riqualificazione. Il piano prevedeva la realizzazione di un complesso turistico/ricettivo, con la promessa di nuova linfa per l’economia locale”.
“La notizia del ritiro della proposta di delibera – affermano i consiglieri – ha scatenato lo sconcerto di cittadini e dei consiglieri comunali di opposizione. La vicenda ha posto delle perplessità e preoccupazioni sulla gestione urbanistica del Comune e sulla necessità di maggiore attenzione e rigore nelle procedure. Sembrerebbe che già per l’adozione (17 novembre 2023) dello stesso Piano attuativo il Comune fosse stato fuori termini visto che una volta approvata l’adozione sarebbero dovuti trascorrere 60 giorni per le varie ed eventuali osservazioni”.
“Eppure non si tratta di una di quelle clausole vessatorie scritte nei contratti a caratteri molti piccoli e pressoché illeggibili per trarre in inganno il consumatore, bensì di una Legge Regionale Toscana 10 novembre 2014, n.65 che contiene norme per il governo del territorio – proseguono i consiglieri -. Lo definiremmo un “errore imperdonabile” in quanto metterebbe in evidenza una superficialità ed inefficienza con cui questa Amministrazione tratti le questioni urbanistiche, fondamentali per lo sviluppo economico e turistico del territorio. Il ritiro della proposta di delibera, effettuato dalla giunta Cerulli, lascia il futuro del piano attuativo dell’Ex Cirio in una situazione incerta. Il progetto subirà un ritardo considerevole, con possibili ripercussioni negative sugli investimenti e lo sviluppo economico di Porto Ercole”.
“Riteniamo anche che i sei/sette mesi di tempo indicati dal sindaco in consiglio per poter riprendere il percorso sulla Ex Cirio non siano plausibili, in quanto, essendo nel periodo di salvaguardia, c’è da attendere l’approvazione del piano operativo comunale che richiederà, a nostro parere, molto più tempo – concludono i consiglieri -. È necessario quindi un cambio di passo nella gestione amministrativa, con maggiore rigore, professionalità e trasparenza. Solo così si potranno evitare in futuro errori simili e garantire un corretto sviluppo dei territori e dare al nostro promontorio quello slancio dovuto che per noi si chiama Svolta Argentario”.