GROSSETO – Un furto in pieno giorno. Due, forse tre complici. Un trucchetto ben congegnato. Così ieri è stata derubata una donna che si trovava con la propria auto in via Oberdan, a Grosseto.
Il furto è avvenuto alle 16.
La donna, grossetana, si trovava all’altezza del negozio di intimo. «Ero scesa per una commissione. Rientrata in auto ho messo la freccia e ho sentito un tonfo sulla parte posteriore. Il rumore che avrebbe fatto un mazzo di chiavi. Una signora con un bell’aspetto, italiana, bionda, con un impermiabilino beige mi ha detto che mi avevano tirato un mazzo di chiavi e mi avevano fatto un danno all’auto».
«Mi sono fermata, prosegue il racconto, e sul marciapiede opposto un uomo orientale mi faceva dei segni strani – prosegue il racconto -. Sono scesa. Un ragazzo con una papalina mi ha detto “no no, nessun danno, nessun danno” in realtà il danno c’era ma la situazione ha iniziato a parermi strana, e sono rientrata in auto. Mi sono subito accorta che la borsa non c’era più. Ho visto fuggire i tre soggetti. Ho provato a scendere ma ho subito da poco un intervento e non sono riuscita a rincorrerli».
«Ho chiesto a chi era lì attorno, c’era tanta gente, ma nessuno aveva visto nulla. Ho trovato la più totale indifferenza» afferma rammaricata.
«Nella borsa non c’erano grosse cifre, e le carte di credito le ho già bloccate, come il telefono che ho dovuto ricomprare. Ma c’erano tutta una serie di cose che ci terrei a ritrovare. I documenti miei e di mia madre, che ha 90 anni, una medaglietta che mi aveva regalato mio padre e che tenevo nel portafogli da 36 anni, un rosario preso a Medjugori quando doveva nascere il mio nipotino. Persino il borsellino grigio, molto usurato, era il ricordo di una persona cara che non c’è più».
Per questo la donna lancia un appello, a chi avesse visto la via di fuga o a chi avesse ritrovato la borsa: nera, di pelle, con tracolla, a portarla alla Polizia dove è stata sporta denuncia.