Il capodelegazione Pasquale Li Puma: «L’accoglienza è stata straordinaria»
Gavorrano – Il maltempo non ha fermato la delegazione del Parco delle Madonie, una trentina di persone tra amministratori, dipendenti, geologi, architetti e ingegneri, che da martedì sta visitando il comprensorio metallifero. Quello dei siciliani a Gavorrano, con partner il Tuscan Mining Geopark presieduto da Luca Agresti, è uno stage formativo su controllo, gestione e valorizzazione delle risorse ambientali e umane. Le Colline Metallifere erano state scelte per approfondire tematiche relative a geologia, ingegneria naturalistica e archeologia industriale, con particolare riferimento alla redazione del masterplan, la bibbia del Parco. Tutto è andato secondo le aspettative.
«L’accoglienza è stata straordinaria da parte dei vertici del geoparco e dei sindaci dei Comuni che abbiamo toccato – racconta il capodelegazione Pasquale Li Puma, dirigente dell’Ente Parco delle Madonie (Palermo) – e ancora più grande è stata la nostra sorpresa nel riscontrare – a pochi mesi dall’ingresso nella rete Unesco – la qualità e la mentalità che qui sono state già recepite da tutti, ad ogni livello. Mi riferisco a quei dettagli che tanto stanno a cuore ai commissari e che segnano la dimensione internazionale di un geoparco: un uso corretto della cartellonistica, dei loghi, la volontà di fare sistema con gli altri parchi, di aprirsi e allearsi, caratteristiche che mi sembrano innate, naturali, in questa realtà».
In questi giorni la delegazione siciliana è stata in tutti i 7 comuni del comprensorio, da Follonica a Roccastrada. Ieri la giornata più impegnativa con il tour a Monterotondo e Montieri, caratterizzato da una nevicata abbondante. Oggi ultima giornata di lavoro; protagonista dello stage sarà Massa Marittima.
Soddisfatto infine il presidente Luca Agresti: «Avevamo organizzato quattro giorni molto intensi di visite e incontri. I destinatari di questo scambio tecnico-culturale hanno gradito e apprezzato il nostro impegno. D’altra parte il Parco delle Madonie ha intrapreso il cammino nell’European and Global Geopark Network molto prima di noi e da chi ha più esperienza c’è sempre da imparare. Loro sanno bene quale valore aggiunto deriva dal fare rete. Sono stati infatti capaci nel recente passato di una serie di azioni finalizzate alla creazione di un vero e proprio distretto territoriale dove cultura, ambiente e territorio si fondono. Un obiettivo che è anche il nostro».