GROSSETO – Se nel pomeriggio di oggi, 18 marzo, vi è capitato di vedere nel cielo una formazione di aerei militari – oltre a sentire l’inconfondibile suono delle turbine – avete assistito ai festeggiamenti del ventennale degli Eurofighter al 4° Stormo di Grosseto.
Per l’occasione una formazione di cinque velivoli Eurofighter (tra cui anche il primo che proprio 20 anni fa atterrò a Grosseto) ha sorvolato per due volte la zona dell’aeroporto militare prima di atterrare allo scalo grossetano, uno dei quattro stormi Eurofighter in Italia (gli altri sono a Gioia di Colle, Istrana e Trapani).
Era infatti il 16 marzo 2004 quando il primo Eurofighter atterrò a Grosseto, il primo reparto operativo dell’Aeronautica Militare a riceverlo. Una giornata memorabile, quindi, oggi al 4° Stormo a cui hanno partecipato le massime autorità dell’Aeronautica Militare, come il generale Luigi del Bene, Comandante delle Forze da Combattimento.
«Quella di oggi è una giornata particolarmente rilevante – ha detto il Generale – perché siamo qui a celebrare 200mila ore di volo degli Eurofighter, un velivolo di quarta generazione. Nasce all’inizio con una capacità di difesa aerea, ma attraverso una serie di evoluzioni si è trasformato in una capacità multipla che ci consente in Italia di onorare una difesa aerea integrata e nei contesti internazionali di esprimere tutta una serie di capacità correlate».
Anche per il comandante del 4° Stormo, Colonnello Filippo Monti, la festa degli Eurofighter rappresenta una giornata emozionante. «Il primo atterraggio 20 anni fa di un Eurofighter al 4° Stormo ha segnato un vero cambio di paradigma da un punto di vista addestrativo, operativo, di approccio alla manutenzione e alla sicurezza. Il 16 marzo 2024 per noi ha segnato un cambio epocale perché abbiamo dovuto riconsiderare il nuovo sistema d’arma e adattare le nostre professionalità, un cambio che ha richiesto tanto impegno e tanto studio».
Sono tanti i momenti memorabili da ricordare, come quando nel 2003 la leggenda della Formula 1, Michael Schumacher, gareggiò con la sua Ferrari contro un Eurofighter. Il caccia era pilotato dall’astronauta Maurizio Cheli che batté la Rossa per soli due centesimi. Per 900 metri Cheli, impiegò 13 secondi netti, Schumi 13.2. L’anno successivo l’Eurofighter trovò casa proprio in Maremma.
Nel 2004 il comandante del 4° Stormo era il Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, anche lui presente ai festeggiamenti odierni e, sebbene da molti anni abbia lasciato la Maremma, ricorda quegli anni come i più intensi della sua carriera professionale. «Pensare che sono passati vent’anni fa un certo effetto – ha commentato -, ma i ricordi e lo spirito sono indelebili. Tornare qui e vedere sia gli Eurofighter sia le persone con cui abbiamo condiviso questa straordinaria avventura è un’emozione fortissima. È come se oggi il tempo si fosse fermato e fossimo tornati indietro per rivivere una sfida difficile, ma entusiasmante».
Per pilotare un Eurofighter Typhoon, il modello in dotazione ai militari del 4° Stormo, servono lunghi anni di addestramento difficile. Per Filippo, pilota 30enne in servizio a Grosseto, un sogno che aveva fin da bambino. «Pilotare un Eurofighter oggi – racconta – vuol dire sicuramente avere l’onore e il privilegio di poter concorrere al primo compito della Forza Armata, cioè difendere lo spazio aereo nazionale, 24 ore al giorno e sette giorni su sette. Per questo ci addestriamo tutti i giorni. Essere parte di questa comunità è davvero una grande emozione e onore per me».