di Barbara Farnetani
GROSSETO – IDV, Rifondazione comunista, PdCI, Verdi. Sono queste le forze politiche che, assieme al sindacato, e ad associazioni e movimenti vanno a sostenere la Lista Rivoluzione civile di Ingroia. «Un simbolo nuovo, che raccoglie chi si è opposto alle politiche neoliberiste e del “rigore economico” – afferma Fabio Meini di Rifondazione Comunista – dell’ultimo Governo Monti ma anche dei precedenti. Questa è una lista per i diritti, per la lotta alla criminalità, per la difesa della costituzione. È una lista nuova che potrà avere sviluppi anche aldilà delle prossime elezioni. Una lista a cui hanno aderito già personalità nazionali quali Gino strada, la Mannoia, Ruotolo, Battiato, Vauro, Sabina Guzzanti, Margherita Hack, De Magistris»
«Questa sigla può rappresentare la continuazione delle scelte fatte, la lotta per tanti cittadini italiani che non si sentono più garantiti e tutelati dai partiti che ci sono – afferma Mauro Pasquali dell’Idv – l’Italia dei Valori è stato l’unico partito di centrosinistra che si è opposto al governo di questi illustri professori di destra e che voleva andare subito alle elezioni»
«In Italia c’è bisogno di cambiamento – sottolinea Fernando Bolognesi dei Verdi – ci sono problemi di disoccupazione, c’è da ripristinare il potere d’acquisto, intensificare la lotta alla malavita. E senza sottovalutare le tematiche ambientali: in provincia di Grosseto c’è la piana di Scarlino a nord e il sud devastato dagli ultimi eventi atmosferici per cui servono importanti interventi idraulici. Credo che sia giunto il momento di riunire l’elettorato di centro sinistra, quella vera, rientrare in parlamento e tornare all’economia di quattro o cinque anni fa»
Ad appoggiare la lista di Antonio Ingroia anche Alba, Alleanza per lavoro, beni comuni e ambiente. «È un movimento nato da poco – afferma il coordinatore Silvano Brandi – appoggiamo la lista di cui condividiamo buona parte del programma. Ci battiamo per un nuovo modo di fare politica, che riparta dalla base, non come le false primarie del Pd. Abbiamo fiducia in Ingroia per le sue battaglie contro mafia, evasione e ambiente.»
per quanto riguarda la scelta di presentarsi da soli alle politiche mentre spesso nelle amministrative i partiti dela lista Ingroia sono in coalizione Meini afferma che «spesso i temi locali possono far si che le forze politiche raggiungano accordi diversi, incentrati sui programmi. In regione ci sono anche partiti che alle politiche sono con Monti» «Proprio lunedi scorso – afferma Pasquali – proprio Antonio Di Pietro ha ribadito che dove è stato redatto un programma elettorale che va avanti non c’è motivo di scombussolare le cose e buttare via tutto se c’è un programma in cui ci riconosciamo»
«In politica – concludono i Verdi – c’è diversità tra problemi nazionali e locali»
per info www.rivoluzionecivile.it