GROSSETO – Sono in arrivo 2 milioni di euro per la città di Grosseto, provenienti dai fondi del Piano di sviluppo e coesione varato dal Governo Meloni e dalla Regione Toscana.
“A Firenze è stata siglato mercoledì 13 marzo, con la firma tra il presidente del consiglio Meloni e il presidente della Regione Giani, l’accordo che prevede tra i tanti interventi anche quelli che riguardano il comune di Grosseto – dichiara il deputato grossetano, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi e assessore all’urbanistica del comune di Grosseto -. Il più importante tra questi sarà l’intervento sul Polo manifatturiero di via Genova, che consentirà di avviare il progetto delineato nel masterplan “Area punto zero” del 2022. Un progetto al quale l’amministrazione comunale grossetana crede molto. L’intervento riguarderà la viabilità e gli accessi su via Senese, per circa 1,3 milioni di euro”.
“È stato – spiega l’onorevole Fabrizio Rossi – un percorso molto importante e allo stesso tempo molto complesso quello per giungere ai fondi erogati dal Governo Meloni. Il polo manifatturiero porterà vantaggi enormi alla nostra città e renderà possibile un ulteriore crescita. Sarà sistemata tutta la viabilità così da rendere la zona più fruibile dal punto di vista infrastrutturale. Il secondo finanziamento riguarda invece la scuola di via Mazzini. Un plesso scolastico storico, collocato nel cuore della città. In questo caso l’importo finanziato sarà pari a 620 Mila euro, somme, quest’ultime, utilizzate per l’adeguamento ai migliori standard per la sicurezza della scuola”.
“Purtroppo – conclude Rossi -, resta il rammarico per alcuni progetti che la Regione Toscana non ha inteso inserire nei Fcs, riguardanti il fronte sportivo, con l’impianto di hockey di via Mercurio che è rimasto escluso, quando al contrario, in altre realtà tali interventi su strutture sportive invece sono stati finanziati. Così come sono rimasti esclusi per scelta della Regione, interventi per prevenire il dissesto idrogeologico nella zona dell’Albegna, i quali, se inseriti, avrebbero aiutato a combattere la piaga delle alluvioni in quella zona”.