SANTA FIORA – Con l’approvazione del nuovo piano di riorganizzazione del sistema dell’emergenza sanitaria previsto dalla Usl Toscana Sud Est, Santa Fiora ottiene una postazione con infermiere h12 al posto della blsd h12. Significa che sarà assegnato l’infermiere a bordo dell’ambulanza invece della postazione gestita da soli volontari.
“Un traguardo importantissimo per la gestione presente e futura delle emergenze nel nostro comune e nei territori vicini – commenta soddisfatto il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi -. Si tratta di un potenziamento reale del 118 per il soccorso avanzato. Sino ad oggi, infatti, con la postazione blsd veniva garantito un primo soccorso di base, in attesa dell’arrivo del personale sanitario. Da qui in avanti il personale sanitario, formato per il soccorso avanzato, sarà direttamente a bordo dell’ambulanza, affiancato dai volontari. In un territorio come il nostro eterogeneo e vasto, fatto di case sparse e frazioni isolate, di difficile raggiungimento per i soccorsi e lontane dai Pronto Soccorso, significa guadagnare tempo prezioso per salvare vite umane”.
“Ringraziamo per questo risultato la Usl Toscana Sud Est che nella riorganizzazione del servizio ha tenuto conto delle aree con maggiore criticità – prosegue il sindaco Balocchi – e la conferenza aziendale dei sindaci, nella persona del presidente Giuseppe Gugliotti, che con coerenza e determinazione ha risposto alle esigenze del nostro territorio. Ma il merito va anche alla Misericordia di Santa Fiora, che sta svolgendo un grande lavoro sul primo soccorso nel territorio amiatino, con moltissimi interventi che dimostrano quanto ci fosse bisogno di una postazione con infermiere”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal governatore della Misericordia di Santa Fiora: “L’infermiere a bordo dell’ambulanza, formato per il soccorso avanzato – commenta Giancarlo Curioni, governatore della Misericordia – rende di fatto autonomo il mezzo di soccorso consentendo di intervenire subito sui pazienti in condizioni critiche per mettere in atto le manovre salvavita, mentre finora i volontari e il personale della Misericordia a bordo dell’ambulanza intervenivano con il primo soccorso, nell’attesa dell’arrivo di un altro mezzo con il personale sanitario a bordo. È dunque un passo significativo in avanti. In questi 10 anni la Misericordia è passata dalla gestione di un solo mezzo alle attuali due ambulanze, a cui si aggiungono due auto e tre mezzi attrezzati, garantendo così circa 1500 trasporti sanitari all’anno, che per un territorio di 2600 abitanti sono un dato molto significativo. Questo è possibile grazie all’impegno del personale e di tutti i volontari della Misericordia”.