CASTEL DEL PIANO – “Il consiglio comunale dei ragazzi arriverà nei prossimi giorni. Un plauso all’amministrazione Bartalini che ha accolto il mio suggerimento (dopo cinque anni ma meglio tardi che mai)”. A dichiararlo è la candidata sindaco di Castel del Piano Cinzia Pieraccini.
“L’11 agosto 2023 nella mia pagina facebook ricordavo come questa fosse stata in passato una delle esperienze più significative per i ragazzi e gli insegnanti mai ripresa da questa Amministrazione e di quanto sarebbe stato importante ripristinarla – prosegue Pieraccini -. Sono contenta che la Giunta Bartalini si sia mossa. Certo sono passati quasi cinque anni dall’insediamento e forse in questi cinque anni si è persa qualche opportunità ma ci accontentiamo di questi due mesi che restano”.
“Una delega ai rapporti con il Parlamento dei ragazzi sarà per me fondamentale – afferma – perché dobbiamo dedicarci con forza ad ascoltarli se vogliamo costruire per loro una comunità in cui pensare di investire il loro futuro, una comunità in cui possono pensare di trovare risposte. E se i ragazzi più piccoli vivranno questa esperienza, vorrei anche proporre una nuova strategia di bilancio che interessi la fascia di età 15-25. Le politiche giovanili non possono più essere un titolo di riserva tra le deleghe che avanzano e che sono da distribuire ad un assessore (generalmente donna), ma devono diventare un obiettivo concreto. Per farlo è necessario che ci siano fondi dedicati”.
“Questo faremo – va avanti la candidata -: creargli l’opportunità di gestire una parte di denaro pubblico per incidere direttamente sulle scelte e sulle proposte che arriveranno. Il bilancio partecipato dei giovani sarà uno dei punti più importanti del programma perché quando si pensa al futuro non possiamo farlo con lo sguardo rivolto al passato ma dobbiamo farlo accompagnando chi quel futuro lo vuole e lo deve vivere. Sicuramente dovremo pensare ad una piattaforma che permetta ai ragazzi nativi digitali di trovare uno spazio a loro più familiare in cui condividere idee e progettazioni e chiedere una collaborazione con la scuola superiore del nostro territorio per coinvolgerli ad esempio, sulle tematiche della transizione digitale e della transizione ecologica”.
“Il bilancio partecipato – conclude Pieraccini – è uno strumento di democrazia diretta attraverso il quale partecipano alle decisioni che li riguardano ma che, in prospettiva riguardano tutti noi. Un esempio concreto: potremmo pensare di chiedere idee sulla riconversione di uno dei nostri parchi, in uno spazio innovativo e inclusivo in cui ambiente, risparmio energetico e contaminazione culturale possano stare insieme per diventare uno dei loro luoghi di incontro quotidiano. Le idee migliori potranno essere realizzate con i soldi stanziati nel bilancio partecipativo. Si può così sviluppare nei ragazzi civicità e creatività mentre si risponde alle loro esigenze”.