CURA NUOVA – Una situazione “grottesca” se così si può definire quella che sta interessando da tempo gli abitanti della zona di Cura Nuova nel comune di Massa Marittima. Il piccolo agglomerato di case e poderi che sorge sostanzialmente sulla strada Serzanese Valdera tra Follonica e Valpiana è conosciuto soprattuto come punto di passaggio. Qui ci sono anche alcune attività nate proprio grazie all’importante collegamento della strada. Ma quella che è un tempo è stato un po’ il vantaggio di Cura Nuova adesso è diventato uno dei peggiori problemi.
La strada è passata prima dall’Anas alla provincia e anche la gestione dei passi carrai che dalla arterie secondarie si immettono nella Sarzanese Valdera è transitata da un ente all’altro. Fatto sta che recentemente l’Anas ha ridisegnato la segnaletica orizzontale non prevedendo più tutta una serie di ingressi sulla strada regionale. Questo significa di fatto che diverse famiglie sono rimaste isolate. Ogni volta che dalla loro case di immettono sulla Sarzanese Valdera commettono un’infrazione al codice della strada punibile con una sanzione. Stando alle norme del codice quella striscia continua che delimita la strada non può essere attraversata e circa una cinquantina di persone si trovano come “murate” nella loro proprietà.
Nei gironi scorsi alcuni residenti, su tutte le furie, ci hanno contattato per raccontarci che situazione assurda si trovino a vivere. Noi abbiamo provato a sentire il sindaco di Massa Marittima per capire meglio la situazione.
«Il problema c’è ed è reale – ci ha detto Marcello Giuntini – e ci vorrebbe da parte di tutti gli enti coinvolti la volontà di risolverlo. Noi come Comune siamo impegnati su diversi fronti, ma c’è bisogno anche di Provincia e Anas».
Il vero problema riguarda le autorizzazioni dei passi carrabili che spesso sono state rilasciate anni fa quando le norme erano diverse. «La questione è complessa – ha aggiunto Giuntini – ma una soluzione dovrà essere trovata. Noi siamo disponibili a sederi attorno ad un tavolo con gli altri soggetti competenti».
Tra le soluzioni al vaglio del comune ce n’è una che sta portando avanti la polizia locale. «Stiamo verificando se Cura Nuova possa avere le caratteristiche di un centro abitato e non di “case sparse”. Nel caso in cui fossi centro abitato potremmo trovare delle soluzioni almeno per diversi casi che presentano lo stesso problema».
Naturalmente i residenti chiedono una soluzione in tempi rapidi, cosa che non sarà così semplice, ma nel frattempo il rischio multa resta all’ordine del giorno.