GROSSETO โ 346 negozi in meno in dieci anni. Il 9% del commercio in sede fissa รจ andato perso. Quasi un esercizio commerciale su dieci. ร uno dei dati che emerge da โContiamociโ il report sullo stato di salute del commercio in provincia di Grosseto presentato oggi da Confesercenti al presidente della Provincia Francesco Limatola e alla stampa.
ยซIn questi anni abbiamo realizzato diversi focus e studi sul commercio per leggere meglio la situazione della nostra realtร โ afferma il presidente provinciale Confesercenti Giovanni Caso โ cosรฌ da approfondire la situazione e cercare soluzioniยป.
Il settore moda quello che ha sofferto di piรน con 114 esercizi commerciali in meno (il 16%). ยซAbbiamo voluto realizzare questo studio perchรฉ รจ ormai chiaro che questo settore non riuscirร a tornare in equilibrio da solo questo รจ un processo che va governato โ afferma Marco Di Giacopo, coordinatore provinciale Assoterziario Confesercenti e relatore dello studio -. Non si puรฒ chiudere gli occhi e far finta di nulla, perchรฉ il commercio si tirerร dietro tutto il resto: il settore immobiliare dei fondi commerciali, la sicurezza, i servizi, lโabbandono dei centri storiciโฆยป.
Dal rapporto emerge come ad esclusione del 2021, anno in cui gli incentivi Covid hanno sicuramente drogato la situazione, il trend da dieci anni, in Maremma e in Toscana, รจ purtroppo costante in ogni settore tranne quello delle libreria che invece รจ in crescita con 16 negozi in piรน. Si penserebbe che la gente sia tornata a leggere, ma purtroppo, se cosรฌ fosse, di questo rinnovato amore per la lettura non stanno beneficiando le edicole. Questo รจ il settore che sta subendo piรน di altri la crisi con 39 punti vendita in meno.
Anche gli ambulanti, che nel 2016 erano tornati a crescere si ritrovano a dover fare i conti con la crisi che ha portato alla chiusura di 41 imprese ยซdato che verrร incrementato ulteriormente nel 2023ยป.
Oltre alle librerie cresce un altro settore, quello del commercio on line (stiamo parรฒlando di esercizi commerciali che fanno esclusivamente vendita on line). Siamo passati da 20 a 120, con un incremento di 100 unitร . Una crescita importante, che perรฒ non incrementa i 346 negozi persi.
Lโossatura economica dellโItalia รจ quella delle piccole imprese: in Maremma il 37% รจ composto da esercizi non specializzati. Poi abbiamo il 26% dellโalimentare, il 13 degli articoli culturali e ricreativi (tra cui le librerie), e il 9% da esercizi specializzati (abbigliamento, medicinali, fiori).
Lโobiettivo di questo studio, come ha sottolineato piรน volte Di Giacopo, oltre a fare il punto della situazione, รจ quello di coinvolgere la politica perchรฉ non si volti dallโaltra parte e anzi affianchi le associazioni di categoria per trovare una soluzione.
Il report รจ stato apprezzato dal presidente della Provincia, Francesco Limatola, che precisa ยซemergono dati importanti di questi dieci anni. Quello del commercio รจ il settore che รจ cambiato di piรน. Su questo influisce sicuramente la perdita del potere dโacquisto delle famiglieยป. Limatola ha ricordato come durante la pandemia i negozi di vicinato abbiano fornito e garantito servizi insostituibili svolgendo anche una funzione sociale. Limatola ha sottolineato lโimportanza della collaborazione con le associazioni di categoria. ยซCredo che i negozi di vicinato debbano fare un salto di qualitร , diciamo cosรฌ, guardando alla digitalizzazione come unโopportunitร . Ci sono Ccn che, grazie alla digitalizzazione, stanno portando benefici a tutti i negozi che rappresentanoยป. Il presidente รจ poi rimasto positivamente colpito dal dato sulle librerie anche nellโottica di uno sviluppo delle politiche culturaliยป.
Il direttore Andrea Biondi ha ringraziato Di Giacopo per il lavoro fatto ยซQuesto rapporto mette in luce che purtroppo i negozi di vicinato stanno vivendo un momento di contrazione importante: purtroppo quando chiudono non riaprono, lasciando un vuoto specie nelle comunitร piรน piccoleยป. Biondi ha poi portato lโesempio virtuoso di Sacha Naldi, del bistrot Fattโamano di Santa Fiora. Oltre al ristorante e al catering ha organizzato una vera e propria rete per gestire un albergo diffuso in paese, e un sito internet per vendere prodotti locali. Un modo per far vivere la comunitร oltre il breve periodo estivo.
ยซI processi o si governano o si subiscono โ afferma Di Giacopo โ in quel caso le conseguenze perรฒ ricadranno su tutti. Noi non lasceremo sole migliaia di aziende in questo processo cruciale sia per la loro esistenza che per la vitalitร dei nostri borghi e delle nostre cittร ยป.