MONTE ARGENTARIO – “Apprendiamo con dispiacere dalla stampa che il primo cittadino ha risposto alle nostre domande con altre domande. Chiede a noi chi siamo e chi rappresentiamo, mentre non chiede a sé stesso chi rappresenta lui, dato che alle ultime elezioni l’ha votato solo il 24% del corpo elettorale”. Così attacca il Pd di Monte Argentario sul tema degli spazi dell’ex Aeronautica militare dati in gestione alle associazioni.
“Il nostro caro sindaco è molto abile a fare le cose ‘come va va’ e a parlare di lavori ‘stucco e pittura’ a carico delle associazioni assegnatarie delle stanze comunali, indisturbato esecutore dei sogni notturni e delle richieste che rendono felici quelli che hanno bisogno di spazio. Peccato, però, che gli spazi richiesti non siano messi in sicurezza – prosegue l’opposizione -. Nonostante avessimo chiesto trasparenza sulle procedure amministrative e tecniche intraprese al momento, si mormora che si stanno affidando i locali dell’ex Aeronautica Militare sulla base di manifestazioni di interesse pervenute durante il quinquennio 2013-2018, quando al contempo potrebbe aver fatto atti campati per aria. Il sindaco risponde con un ‘faremo’ relativamente ai piani urbanistici e strutturali: questo lascia intendere che al momento non c’è nulla di regolare”.
“Così si adempie ad un mandato, maggioranza ed opposizione – prosegue il Pd -: la paura di perdere voti porta a fare atti che possono portare voti? Ecco che si disvela quindi la politica locale: non agire con una visione programmatica a lunghissimo termine, non fare qualcosa per il bene pubblico, ma lavorare al potere per il potere. Nel frattempo, questo modo di fare “aggratis” (perché non abbiamo ancora capito se le strutture presenti nell’ex deposito dell’Aeronautica militare sono state assegnate agli attuali gestori in concessione o in locazione e se pagano un canone concessorio o meno) costerà probabilmente ai cittadini argentarini un danno erariale”.
“Al sindaco e a chi lo applaude, a chi gli si oppone perché non è coinvolto, a chi è illuso e a chi fa finta, auguriamo buon lavoro e tanta fortuna – conclude il Pd -. È Carnevale ed è tempo di maschere, i Bravi sono un travestimento gettonato, l’Innominato è già vestito, Don Abbondio è pronto ad applaudire”.