SCANSANO – “E’ una destra inqualificabile, pavida e prona agli interessi delle multinazionali quella che, con incredibile voltafaccia, ha bocciato l’emendamento che avrebbe risolto una volta per tutte la follia dei permessi di ricerca rilasciati in aree non idonee al successivo sfruttamento della geotermia” la sindaca di Scansano Maria Bice Ginesi, il primo cittadino di Magliano in Toscana Gabriele Fusini, il Partito democratico con in testa il segretario provinciale Giacomo Termine e il comitato Scansano Sos Geotermia col portavoce Matteo Ceriola condannano duramente il no di Montecitorio all’emendamento al decreto energia presentato dal deputato dem Marco Simiani.
L’emendamento voleva risolvere legislativamente “il problema dei permessi di ricerca rilasciati, in virtù di un regio decreto del 1927, in territori dichiarati non idonei allo sfruttamento in base alla legge Regionale. Poche righe per sancire che in quelle zone, destinate a coltivazioni di pregio e turismo naturalistico, i permessi non vanno rilasciati. Affidando quindi alla Regione, come sancito dalla Corte costituzionale, la scelta su dove cercare le fonti alternative”.
“Appena qualche giorno fa – ricapitolano i firmatari della nota – avevamo pubblicamente ringraziato la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti che, rispondendo ad un nostro appello bipartisan, aveva fatto suo e presentato identico emendamento. Credevamo che fosse prevalso l’interesse, che dovrebbe essere di tutti, alla difesa del territorio. Invece Mazzetti, proprio a ridosso del voto, ha inspiegabilmente ritirato il testo a sua firma e il Governo ha dato parere negativo alla proposta di Marco Simiani che così è stata bocciata. I fatti parlano da soli: il Governo e tutto il centrodestra hanno vigliaccamente e cinicamente scelto di abbandonare i nostri territori, di esporli al rischio di perforazioni costose, altamente impattanti e dannose per le nostre economie, soprattutto fini a se stesse. Una scelta gravissima che i cittadini sapranno giudicare al momento opportuno. Tra pochi mesi si vota in molti comuni della zona”.
L’appello a tutti i parlamentari toscani, di centrodestra e di centrosinistra, “perché facessero propria la proposta di Simiani era stato firmato da un gruppo di sindaci delle province di Grosseto e Siena, di tutti e due gli schieramenti. Con l’adesione di Mazzetti la questione sembrava chiusa positivamente. Invece – sottolineano amaramente i firmatari – sono prevalsi interessi indicibili”.