ORBETELLO – «Questa opposizione sa solamente dare sfogo ai propri attacchi personali e individuali, dimostrandosi incapace di apportare un contributo che sappia tenere conto degli input politici e delle effettive necessità della cittadinanza» il sindaco di Orbetello Monica Paffetti risponde all’opposizione che aveva parlato di dimissioni e chiesto il commissariamento del comune.
«I consiglieri di minoranza Berardi, Casamenti, Piccini e Teglia hanno votato contro alla ratifica di un atto di giunta che prevedeva lo spostamento di cinque milioni di euro su un apposito capitolo di bilancio da destinarsi a coloro i quali sono stati colpiti dall’alluvione – afferma Paffetti -. Possibile che si siano attaccati a tecnicismi vuoti quali l’inesistenza del versamento di questi cinque milioni da parte della Regione Toscana? È vero che la Regione, alla data del Consiglio, non aveva ancora versato tale somma – continua il sindaco di Orbetello -, ma è anche vero che tale somma era, ed è, nella disponibilità di questa amministrazione che ha deciso di utilizzarli in attesa che la Regione stessa li rimborsi. Questa è prassi amministrativa che si presume che politici navigati conoscano. Chiedere a gran voce dimissioni o commissariamento del comune, in un momento estremamente delicato come questo, è sintomo di responsabilità e di confronto costruttivo?»
Il sindaco Paffetti ricorda l’impegno dell’amministrazione che sta «lavorando senza sosta, insieme a tutti i dipendenti comunali, per portare delle risposte e delle azioni concrete ai nostri concittadini che adesso più che mai hanno bisogno di sostegno e di aiuto.»
«Purtroppo noi non abbiamo (avuto) un Sindaco-Ministro (delle infrastrutture, tra l’altro) a farci da intermediario con i piani alti della politica nazionale – continua Paffetti -. Lo stato di calamità è stato istituito, ma tutto il corollario necessario per poter permettere ai nostri cittadini duramente colpiti dagli eventi alluvionali di poter slittare col pagamento delle tasse sono rimasti inascoltati, in parte delegati alla volontà del Presidente Rossi. E i nostri esponenti del PDL, che lamentano la lontananza di questa amministrazione dalla politica che conta, che influenza hanno avuto sul partito nazionale? Possibile che si additi alla mancanza colposa di “agganci” politici solo alla maggioranza, ma che ci si scordi dell’opposizione? Forse sarebbe il momento che anche dall’altra sponda ci si assumano delle responsabilità e si cominci ad ammettere che, passati i fasti del Sindaco-Ministro, l’isolamento dalla politica che conta sia lo stesso della maggioranza.»
«Continuino pure a urlare in piazza, sulla stampa e sui social network millantando della nostra “manifesta incapacità” e senza apportare nulla di costruttivo, nel frattempo – conclude Paffetti -, tra le mura del palazzo comunale, noi continueremo a lavorare, indipendentemente da quanto punteranno i piedi.»