GROSSETO – «Il nostro consiglio ai gestori è di continuare a esporre il cartello con il prezzo medio fuori dal distributore, perché è vero che il Tar ha annullato il decreto ma lo ha fatto senza entrare nel merito del decreto, bensì per questioni procedurali. Tanto è vero che il Governo si appellerà contro la sentenza e il rischio è che poi si possa comunque incorrere in sanzioni» Giulia Cardini, presidente provinciale Faib Confesercenti commenta così la sentenza del Tar sul prezzo medio.
I legali Confesercenti stanno ovviamente lavorando sulla sentenza, ma l’indicazione, al momento, è di mantenere, per ora, la pubblicazione dei prezzi medi regionali, ferma restando la comunicazione dei prezzi.
Il Ministero ha già preannunciato ricorso al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensione degli effetti della sentenza del Tar precisando che non pone in dubbio la sussistenza dell’obbligo previsto dalla legge in ordine all’esposizione del cartello.
«Noi restiamo contrari all’esposizione del cartello – precisa la presidente dei benzinai – ma il vero problema non è questo. Il problema non è uscire fuori e cambiare il prezzo, il problema sarebbero state, eventualmente, le sanzioni. L’esposizione del prezzo medio possiamo anche accettarla se fa parte di un percorso di riforma e riorganizzazione complessivo del settore come da tempo chiediamo. Come ad esempio un efficientamento della rete dei distributori, la tematica della transizione energetica, l’illegalità contrattuale».
«La nostra categoria si è detta disponibile a venirsi incontro. Purtroppo tale disponibilità, al momento, non si evince da parte del Governo, tanto che – conclude Cardini – siamo tuttora fermi a quando era stato proposto a gennaio scorso».